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Papa Francesco: Sfruttare il lavoro nero è peccato mortale

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

"Chi accumula ricchezze con sfruttamento, lavoro in nero, contratti ingiusti, è una sanguisuga che rende schiava la gente". Lo ha detto Papa Francesco nella sua omelia mattutina a Santa Marta. "Il sangue di chi è sfruttato nel lavoro - denuncia il Papa - è un grido di giustizia al Signore. Lo sfruttamento del lavoro, nuova schiavitù, è un peccato mortale. Le ricchezze in se stesse sono buone, ma sono relative. Vanno messe al giusto posto". Secondo Francesco "non si può vivere per le ricchezze. E' più importante un bicchier d'acqua nel nome di Gesù che tutte le ricchezze accumulate con lo sfruttamento della gente".




Quello del lavoro è uno dei temi ricorrenti nei discorsi di papa Bergoglio. Già a novembre 2015, incontrando i dipendenti Inps a piazza San Pietro, Francesco aveva detto che "Il lavoro non può essere un mero ingranaggio nel meccanismo perverso che macina risorse per ottenere profitti sempre maggiori". E a febbraio di quest'anno era tornato sull'argomento, attaccando "i potenti che per avere più soldi sfruttano i poveri, la tratta delle persone e il lavoro schiavo", difendendo "la povera gente che lavora in nero con il minimo". (Repubblica)

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