Le visite dei pontefici
Una Chiesa aperta e riconciliante che sappia stimolare la rivoluzione della tenerezza. Papa Francesco sceglie ancora parole che invitano all'accoglienza e alla comprensione nell'omelia della messa a Santiago nel santuario della Virgen de la Caridad del Cobre, patrona di Cuba, ultima tappa del viaggio del Santo Padre a Cuba, prima di volare verso gli Stati Uniti. "Generazione dopo generazione, giorno dopo giorno, siamo invitati a rinnovare la nostra fede. Siamo invitati a vivere la rivoluzione della tenerezza. Vogliamo essere una Chiesa che esca di casa per gettare ponti, abbattere muri, seminare riconciliazione". Alla messa assiste il presidente cubano Raul Castro, affiancato dall'astro nascente del governo, Miguel Diaz-Canel.
"Come Maria - ha aggiunto - vogliamo essere una Chiesa che sappia accompagnare tutte le situazioni 'imbarazzanti' della nostra gente, impegnati nella vita, nella cultura, nella società, non nascondendoci ma camminando con i nostri fratelli. Ogni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell'affetto. L'anima del popolo cubano è stata forgiata tra dolori e privazioni, che non sono riusciti a spegnere la fede".
"Bergoglio si è poi trasferito alla Cattedrale di Santiago per l'incontro con le famiglie, il saluto alla città e all'isola. "Siamo in famiglia. E quando uno sta in famiglia si sente a casa. Grazie per avermi fatto sentire in tutti questi giorni in famiglia, per avermi fatto sentire a casa" ha detto alle famiglie cubane arrivate per ascoltarlo. "Questo incontro con voi è come 'la ciliegina sulla torta' ". E' poi tornato sull'importanza del nucleo familiare e sul suo ruolo sociale: "La famiglia ci salva da due fenomeni attuali: la frammentazione e la massificazione. In entrambi i casi le persone si trasformano in individui isolati, facili da manipolare e governare. Società divise, rotte, separate o altamente massificate sono conseguenza della rottura dei legami familiari; quando si perdono le relazioni che ci costituiscono come persone, che ci insegnano ad essere persone. La famiglia è scuola di umanità, che insegna a mettere il cuore nelle necessità degli altri, ad essere attenti alla vita degli altri. Nonostante le molte difficoltà che affliggono le nostre famiglie non dimentichiamoci che le famiglie non sono un problema, sono un'opportunità, che dobbiamo curare, proteggere, accompagnare". Dopo aver benedetto le famiglie e le donne incinte si è recato in aeroporto alla volta di Washington.
L'arrivo negli Stati Uniti, a Washington è previsto per le 16 (22 ora italiana). Il suo viaggio di sei giorni tra Washington, New York e Philadelphia, però, metterà a dura prova il sistema di sicurezza e sorveglianza ma anche i servizi postali, le ferrovie, il traffico stradale e il lavoro delle società di consegna, secondo il Wall Street Journal.
Chissà se Bergoglio affronterà lo spinoso argomento della contraccezione, raccogliendo la richiesta alla Chiesa di avere una posizione più conciliante sul controllo delle nascite, lanciata dalle colonne del New York Times in un editoriale non firmato.(Repubblica.it)
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