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Occupazione, tagli, crisi: Roma in piazza quattro cortei, come ad Atene e Madrid

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Un mercoledì da dimenticare. Sciopero generale, trasporti bloccati, studenti, insegnanti e precari in piazza con gli operai. La Capitale si prepara ad una giornata difficile sul fronte della mobilità. Universitari e studenti medi provano ad allargare lo sciopero europeo del 14 novembre. Contemporaneamente ai coetanei in Spagna e in Grecia, i ragazzi portano in piazza la protesta contro le politiche di austerity e contro i tagli alla ricerca e alla scuola pubblica: «È il momento di organizzare la rabbia» dicono gli universitari. E sono ben cento le città che ospiteranno le manifestazioni - rispondendo all'appello della Cgil che ha proclamato 4 ore di sciopero generale -, fatta eccezione per quelle nelle aree toscane e umbre colpite dal maltempo: una sorta di «tregua sindacale». A Roma dovrebbero comunque assentarsi dal lavoro i lavoratori del trasporto pubblico aderenti a Cgil: possibili cancellazioni di treni locali, convogli interregionali, ma anche interruzioni di servizio su bus e metrò.

DUE MANIFESTAZIONI - Al corteo dello sciopero nazionale per il lavoro (e dei trasporti) proclamato dalla Cgil e dai Cobas si aggiunge quello della pubblica istruzione. Lavoratori in marcia da Bocca della Verità a piazza Farnese, passando per via Petroselli, via del Teatro Marcello, via di San Marco, via delle Botteghe Oscure, largo di Torre Argentina, corso Vittorio Emanuele II, piazza di San Pantaleo, via dei Baullari. Professori e precari della conoscenza saranno invece concentrati nel corteo che - tra le 9 e le 11 - si snoderà da piazza della Repubblica a piazza Santi Apostoli, passando per via delle Terme di Diocleziano, via Amendola, via Cavour, largo Corrado Ricci, Fori Imperiali, piazza Venezia, via Cesare Battisti.

SCUOLE E ATENEI IN PIAZZA - E ci sono un terzo e un quarto corteo: centinaia di studenti dovrebbero muoversi alle 9.30 da piazzale Aldo Moro, consueto punto di ritrovo delle manifestazioni universitarie. I liceali – molti quelli delle scuole occupate – si danno invece appuntamento a Piramide, sempre alle 9.30 di mercoledì, luogo verso il quale confluiscono anche gli universitari di Roma Tre. Potrebbero provare a raggiungere la ssede del ministero della Pubblica Istruzione a Trastevere, dove dalle 9 alle 14 è in programma un sit-in in largo Bernardino da Feltre.

DISAGI ANCHE IN AUTOSTRADA - Disagi anche per chi viaggia: non è ancora chiaro se - nonostante il rinvio dello sciopero dei trasporti voluto da Fast Confsal - ci potrebbero essere astensioni dal lavoro nel trasporto pubblico. La Cgil prevede un'astensione di 4 ore dalle 14 alle 18 nel trasporto ferroviario e nelle attività di supporto di pulizia delle vetture, di ristorazione a bordo e di accompagnamento notte. Nel trasporto marittimo ritarderanno di 4 ore le partenze le navi ed traghetti. E' certo, che ci saranno disservizi sulla rete autostradale per l'adesione alla giornata europea di mobilitazione proclamata dalla Confederazione Europea di Sindacati. Autostrade per l'Italia comunica che «saranno garantiti i servizi di assistenza e il funzionamento degli impianti per il pagamento del pedaggio che, si ricorda, è dovuto per legge».

IL PIANO SICUREZZA - Il prefetto ha predisposto un piano di sicurezza perchè, se è certo che alcuni lavoratori si sposteranno verso Montecitorio, è anche probabile che pure molti studenti decidano di convergere verso le sedi delle istituzioni. Lo annunciano gli stessi universitari, che lanciano la sfida: «Raggiungeremo i palazzi del potere». Come dire: il Parlamento. È probabile che gruppi di giovani preferiscano mettere in atto azioni proprie senza inserirsi nei due cortei previsti e autorizzati. La parola d'ordine è «Tutti a Montecitorio»: un programma che preoccupa le forze dell'ordine che nella Capitale hanno messo a punto il piano per l'ordine pubblico al quale partecipano centinaia di uomini.

PREVENIRE GLI INCIDENTI - Già nelle precedenti iniziative, con cortei deviati all'improvviso verso Trastevere per protestare davanti a ministero dell'Istruzione, le manifestazioni di studenti medi, universitari e degli insegnanti precari si erano concluse con l'annuncio di voler organizzare un'iniziativa davanti ai palazzi della politica nazionale. Un'intenzione che mercoledì potrebbe essere messa in pratica, con tutti i disagi per i cittadini e i rischi per l'ordine pubblico che ne conseguono.

LE ZONE DA EVITARE - I percorsi della proteste più vicini a Montecitorio saranno «blindati», con mezzi di polizia, carabinieri e guardia di finanza dislocati in punti strategici per la chiusura immediata di strade e piazze nel caso la situazione dovesse richiederlo. Al corteo dei Cobas, da piazza della Repubblica, potrebbero unirsi gli studenti, anche se non è escluso un altro concentramento a Roma Tre. Ma è stato preso in considerazione anche un altro scenario: la manifestazione potrebbe puntare autonomamente verso il centro (senza contare i sit-in annunciati a viale Trastevere e a piazza di Montecitorio).

VIOLENTI E SCRITTE ANTISEMITE -Fra i rischi contemplati c'è quello di infiltrazioni di personaggi violenti pronti a cercare lo scontro e a tentare lo sfondamento dei cordoni di sicurezza. Un'eventualità considerata tutt'altro che improbabile, specialmente se le manifestazioni dovessero concentrarsi in un unico blocco. E sono numerose le scuole superiori romane che risultano occupate: tra new entry, e picchetti che si sciolgono, si registrano almeno 15 istituti in cui i ragazzi hanno conquistato le chiavi, dal Matteucci al Confalonieri, il Marc'Antonio Colonna fino al Nomentano e al Rousseau. Resta alta la tensione per i recenti episodi di antisemitismo in alcuni istituti, dove ignoti hanno tracciato lunedì svastiche e scritte inneggianti a Hitler.

DEVIAZIONI E TRAFFICO IN TILT - E' prevedibile che il traffico andrà in tilt fin dal primo mattino: decine le linee del trasporto pubblico deviate; pesanti i disagi. Se infatti i Cobas hanno un percorso predefinito, come anche la Cgil che muoverà dalla Bocca della Verità a corso Vittorio Emanuele II, lo stesso non si può dire per i movimenti degli studenti che già nelle settimane scorse – come del resto nei mesi e negli anni scorsi – hanno improvvisato spostamenti sul lungotevere che hanno obbligato le forze dell'ordine a modificare in corso i loro piani. Il caos in città, vista anche la concomitanza con un giorno lavorativo, è praticamente assicurato.(Corriere della Sera)

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