attualita

Non siamo in un Truman Show

Elisabetta Reguitti
Pubblicato il 15-03-2020

Un periodo di grande incertezza, ma che purtroppo è più reale che mai

È il termometro che ti frega. Perché lo usi tutti i giorni sperando. Ancora peggio quando la prova la fai a chi hai vicino, quella persona fragile che sai che oggi non avrebbe più nessuna speranza in un ospedale. Allora speri. Ringrazi se il mercurio nel vecchio termometro non sale. Altrimenti ti inventi medico dopo che hai fatto le scorte di tutte le medicine possibili.

Il silenzio che c'è intorno sembra la pace perché è primavera e senti come la natura si sta risvegliando. La mattina in campagna è tutto un cinguettio, nei piccoli centri urbani dove la resistenza è cominciata ancora prima che nelle città. Chiami il macellaio per farti mettere da parte la carne per il tuo caro fragile. Non è un racconto. È la realtà. Che forse dovrebbero capire quelli che continuano a girare come se fosse niente. Quelli che dovrebbero sapere che oggi chi muore, solo al mondo e crede, come avviene in guerra riceve il segno di croce sulla fronte dal medico o dall'infermiere di turno.

Ieri è morto Sandro un amico di 59 anni, ricoverato in un grande ospedale del profondo nord perché doveva essere operato per una "banale" valvola cardiaca. Mentre attendeva ha incontrato questo nemico che ci siamo allevati. Eppure quando leggi della "quarantena degli altri" leggi di come scegliere un film oppure un libro. Quando sei al fianco di chi sta male - e non avrebbe nessuna speranza in ospedale - sei imbalsamato dalla stanchezza, dai pensieri e dal termometro.

Non siamo in un Truman show. Non ci saranno i complottisti che mostrano come in un set cinematografico sono riusciti a ricreare lo sbarco sulla luna. No. Aprite gli occhi. Se poteste vedere ci sono città che si stanno attrezzando per dove mettere i morti.

I vecchi raccontano che almeno in guerra ti potevi nascondere perché sulla tua testa passavano i 'Pippo' i caccia notturni che effettuavano incursioni solitarie nel profondo nord dove oggi ci sono medici come Anna che alla mia domanda perché non faccia il tampone mi ha risposto che lo toglierebbe ad un paziente.

Elisabetta Reguitti - Il Fatto Quotidiano

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA