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Mons. Sapienza, Paolo VI un Papa audace

Redazione Vatican Insider
Pubblicato il 06-08-2018

Il nuovo libro del Reggente della Prefettura della Casa Pontificia Leonardo Sapienza: 'Montini ha saputo reggere la barra della Chiesa con forza, pazienza e lungimiranza'

«Sarà bene che io mi presenti. Chi sono io? Sono un uomo piccolo e debole, come tutti, forse più di altri. Compatite la mia personale esiguità. Sono però audace di presentarmi a voi per un duplice titolo, uno mio, ed è l'amore che ho per voi; l'altro titolo non è mio, mi è stato conferito, ed è quello che mi fa umile e audace di venire tra di voi: è il titolo che conoscete, quello di Papa, che vuol dire padre; e l'ho ereditato da San Pietro, di cui sono indegno, ma autentico successore».

Si apre con queste parole il libro Paolo VI. Un Papa audace (Edizioni Viverein, pag. 127, 10 euro) curato da monsignor Leonardo Sapienza, Reggente della Prefettura della Casa Pontificia e autore di numerosi saggi su Papa Montini, sempre accompagnati da preziosi autografi del Pontefice bresciano.

Le parole scelte da padre Sapienza per iniziare quest'ultimo libro sono tratte dalla presentazione che Paolo Vi fece di sé agli africani durante il viaggio in Uganda, nel 1969. Bastano in effetti quelle poche righe per descrivere da un lato l'umiltà di Montini - il Papa che nel suo “Pensiero alla morteˮ scrisse: «Sempre mi pare suprema la sintesi di S. Agostino: miseria et misericordia. Miseria mia, misericordia di Dio» - dall'altro la lucida consapevolezza della missione che gli era stata affidata.

L'ossatura del libro curato dal Reggente della Casa Pontificia è costituito da alcuni dei testi della trasmissione di Rai Storia “Paolo VI. Un Papa audaceˮ, di Antonia Pillosio, alla quale padre Sapienza aggiunge testi di Montini. È un libro che si legge facilmente, imbattendosi ad ogni pagina su vere e proprie perle del magistero di Paolo VI, come il discorso tenuto il 23 agosto 1968 ai campesinos colombiani, ancora oggi attualissimo:

«Vi confidiamo che questo incontro con voi è uno dei momenti più desiderati e più belli di questo viaggio: è uno dei momenti più cari e significativi del nostro ministero pontificio!... Voi siete un segno, voi un'immagine, voi un mistero della presenza di Cristo... Voi pure siete un sacramento... E tutta la tradizione della Chiesa riconosce nei poveri il sacramento di Cristo... Voi siete Cristo per noi... Noi ci inchiniamo davanti a voi... siamo venuti per onorare Cristo in voi... Noi vi amiamo!... Noi continueremo a denunciare la inique sperequazioni economiche tra ricchi e poveri...». (Vatican Insider)

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