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Mamma impiccata e 2 bimbi accoltellati trovati in una casa occupata a Roma

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

ROMA - Una scena da film dell’orrore: una donna di 42 anni è stata trovata esangue nella vasca da bagno e in altre due stanze sono stati ritrovati i cadaveri di due bambini, i suoi figli. Una terza bambina di quattro anni è ferita gravemente, ora ricoverata in ospedale. Le vittime sono tutte di nazionalità marocchina. I cadaveri sono stati trovati in un appartamento al quarto piano di via Carlo Felice, 69 nel quartiere San Giovanni a Roma, in un palazzo occupato da anni: quello dei sans papier. Sono in corso le investigazioni ma si lavora sull’ipotesi che la donna abbia prima ucciso i figli per poi togliersi la vita. Sul posto la polizia scientifica e il pm della Procura di Roma Francesco Minisci. I bambini morti, di 9 e 3 anni, e sono un maschio e una femmina.

Uccisi con armi da taglio

I bambini sono stati uccisi probabilmente a coltellate e la terza figlia, pure ferita a coltellate è in gravi condizioni all’ospedale San Giovanni. Sul posto sono intervenuti i poliziotti, allertati dal 118 verso le 13.50. La donna si è tolta la vita con un filo di ferro attorno al collo con un appiglio sulla vasca da bagno, per questo è sata trovata in una pozza di sangue nella vasca e inizialmente si era pensato che anche lei fosse stata accoltellata.

Il ruolo del marito

Ma le indagini puntano soprattutto a capire il ruolo avuto dal marito, 43 anni, che dalle 4,40 di lunedì era ricoverato all’ospedale San Giovanni, distante solo poche centinaia di metri dal palazzo, per una profonda coltellata al fegato. L’uomo ha riferito in un primo momento alla Polizia di essere stato ferito nel tentativo di una rapina, ma alla luce della strage scoperta dieci ore più tardi, la sua versione è stata messa in discussione. Si pensa infatti che l’uomo sia stato ferito dalla moglie, proprio durante una lite. La Polizia ora lavora all’ipotesi che abbia mentito sul ferimento e che una volta uscito di casa per andare in ospedale, la moglia sia stata presa da un raptus e abbia ucciso i due figli e ferito la bambina, per poi suicidarsi.

«Era sempre con i suoi figli»

«Me la ricordo, una ragazza molto giovane e minuta, senza il velo - racconta una donna italiana che abita nel palazzo accanto a quello della tragedia - Mi ricordo i bambini piccoli che erano sempre con lei». Alcuni bambini filippini ricordano che i figli della coppia marocchina andavano a scuola alla «Federico Di Donato», poco distante dal palazzo della tragedia, un palazzo occupato da dieci anni e dove abitano prevalentemente immigrati. «Qualche mese fa hanno fatto una festa per il decennale - racconta ancora Davide, del ristorante “da Mario” - I rapporti con loro e con i ragazzi del Centro sociale occupato al piano terra del palazzo sono normali. A volte magari i ragazzi esagerano nell’esultanza per una partita o per altro, ma vengono anche a mangiare da noi» Corriere della Sera

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