Le visite dei pontefici
Alla porta del Sacro convento bussano fratelli e sorelle che cercano un aiuto per la loro sopravvivenza quotidiana, tralasciando a volte di guardare verso il futuro
Alla domanda che ho posto al nostro
Nazareno, che è un habitué ormai
famigliare, mi ha detto:
– Speriamo che il Papa mi dia un appartamento
in Vaticano, visto che lui non ci
vuole abitare… Scherzo! Anche perché a
me non piace stare in un appartamento
solo come un cane, mentre la mia vita
è stata tutto un girovagare tra la gente.
Però mi piacerebbe che smuovesse tanta
gente ad essere più accogliente con tutti
ed avere anche più rispetto verso chi è
nel bisogno, dando la possibilità d’inserirsi
senza troppa burocrazia in quei
contesti sociali che sono sorti proprio per
l’accoglienza dei poveri. Sarei contento
ad esempio, se qui a San Francesco, ci
fosse una mensa dei poveri, come segno
tangibile dello spirito francescano, nella
casa di san Francesco. È vero che in
Assisi, nei diversi conventi e monasteri,
troviamo sempre la porta aperta, ma in
questo luogo in particolare, dovrebbe esserci
una realtà stabile per sovvenire alle
necessità immediate sia dei pellegrini di
passaggio, che dei poveri cristi.
Ti ringrazio Nazzareno, adesso sentiamo
un desiderio da parte di Salvatore:
– Mi associo in quanto ha detto Nazareno,
vorrei solo aggiungere, che la Chiesa
in Assisi più che in altri luoghi del mondo,
potrebbe avvicinare tanti giovani
ad incontrarsi spesso e stabilire tra loro
quelle conoscenze di etnie diverse, verso
gli alti ideali della pace e della fraternità
universale, per far cadere quelle forme di
razzismo ed altro che ancora pervadono
nella società.
Incontrando una famiglia ho chiesto
cosa si attendono da questa visita
del Santo Padre in Assisi ed il loro
pensiero credo sia anche ciò che ci
auguriamo in molti:
– Stiamo vivendo una forte crisi d’identità,
che ha squilibrato il sistema sociale
e quindi la stessa economia, dalla quale
ogni famiglia trova il suo sostegno, per
vivere dignitosamente e poter formare
anche i figli in modo adeguato. Credo
che lo sfascio della Famiglia sia stato uno
dei primi motivi di tutto un susseguirsi
degenerativo dei mali del nostro secolo.
Le gravi difficoltà che oggi una famiglia
incontra sono notevoli, sia nel campo del
lavoro, che quello dell’istruzione dei figli
e del loro inserimento nella vita sociale,
nonché della sanità pubblica. Purtroppo
hanno preso piede forme di violenti
egualitarismi che calpestando la Verità
e l’Ordine stesso della Vita, stravolgono
i più elementari ed indiscutibili Valori,
mistificando i loro capricci come diritti
e sfruttando varie ed ingentissime fonti
economiche che diversi Stati, con troppa
superficialità, erogano impoverendo le
sane strutture, mentre dovrebbero indirizzare
questi fondi verso il vero Bene.
La visita di papa Francesco in questa
città, possa far cadere i falsi ideali ed
impropri diritti e liberi i cuori e le menti
dai violenti e sovvertitori di quell’Ordine
etico, morale e sociale che Dio ha posto
come condizione di vita pacifica e fraterna
per tutti.
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