Le visite dei pontefici
La Stampa - Oggi gli studenti nicesi e le Primavere arabe
Un faccia a faccia con l'autore per scoprire i segreti della scrittura. Ieri mattina, nell'aula magna dell'Istituto
Nostra Signora delle Grazie, gli studenti del liceo hanno incontrato il romanziere Alessandro Mari, autore di
«Gli alberi hanno il tuo nome» (344 pagine edito da Feltrinelli). «Un romanzo che mescola la storia di San
Francesco d'Assisi con quella di una psicologa precaria milanese. - ha introdotto il moderatore della
conferenza, Marco Forin - Un libro dove le due storie, slegate per periodo e temi, si incontrano».
«Il libro gioca sulla precarietà dell'uomo - ha spiegato agli studenti l'autore - Rachele, la protagonista
femminile, e Francesco, non ancora santo ma solo uomo, hanno molte cose in comune». Tutti e due
troveranno delle risposte grazie al prossimo. Grazie a chi incontreranno sul loro cammino.
La Nazione - Il frate-cantante conquista Londra
ALESSANDRO Brustenghi è frate e tenore, ma anche la dimostrazione di come le vie del Signore siano
veramente infinite. Originario di Castiglion della Valle, in provincia di Perugia, dove è nato il 21 aprile del
1978, appartenente alla comunità dei Frati Minori di Santa Maria degli Angeli, da sempre appassionato di
musica e canto, è sotto contratto per la Decca Records, grazie all'interessamento di Mike Hedges. Dopo gli
anni giovanili, gli studi, la passione soprattutto per la musica (Bach e Michael Jackson i suoi preferiti), il
Conservatorio, la svolta arriva tramite un film su San Francesco e la volontà di seguire le orme del Poverello.
Nel 2009 la professione perpetua dei voti alla Porziuncola, ma intanto la sua voce è già conosciuta e
apprezzata: nelle celebrazioni, nei concerti. Nel 2011 un impresario lo sente cantare in una chiesina umbra e
qualche mese dopo frate Alessandro si ritrova a Londra dove, grazie al grande interessamento di Mike
Hedges (quello degli U2) la major lo mette sotto contratto, facendogli registrare il primo album, The Voice
from Assisi, negli studi di Abbey Road, quelli dei Beatles.
Corriere Fiorentino - La strada liberata dall'assedio
Grazie ad un cuore tricolore, ma anche ad una mentalità a stelle e
strisce. Dopo una vita passata a lavorare nel mondo della finanza tra Europa e Usa, mister Ferraro ha deciso
di godersi parte del meritato riposo nel cuore di Firenze con la moglie Marianne. È lei che, affacciandosi alla
finestra della loro casa fiorentina, ha trasformato un semplice gesto in una delle piccole storie straordinarie di
chi ama Firenze. Quella finestra di Palazzo Tornabuoni si affaccia infatti su quel tabernacolo che raffigura un
Cristo crocifisso con San Francesco e San Benedetto. Il cristallo era rotto e annerito, un colpo al cuore.
Destino ha voluto che il signor Jack fosse molto legato al simbolo della crocifissione: «Mia nonna era siciliana
- racconta - si chiamava Crocifissa, quindi»... Quindi la coppia italo-statunitense - con l'aiuto di don Roberto -
scritto a Palazzo Vecchio: «Saremmo ben lieti di offrire alla cittadinanza di Firenze il restauro del
tabernacolo». Musica per le orecchie di Filippo Bonaccorsi, assessore a traffico e decoro: «Siamo lieti di
accettare il vostro encomiabile aiuto. Elimineremo appena possibile il parcheggio dei motorini», che oggi
vengono posteggiati al coperto nella nuova struttura di via del Parione, dove si paga un euro al giorno.
Adesso che la strada è stata liberata, i signori Ferraro potranno ammirarla solo in foto, dagli Usa, in attesa di
tornare a Firenze con la bella stagione.
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