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INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA COLOMBIA JUAN MANUEL SANTOS

Roberto Pacilio
Pubblicato il 30-11--0001

- Quanto è stato e quanto è ancora oggi complesso il processo di pace e di dialogo con le FARC, ci racconta come è iniziato e come finirà?

"Tutto è iniziato 30 anni fa però io ho conosciuto gli ultimi sei anni, è stata una cosa durissima e l'intoppo avvenuto con il voto del plebiscito è stata un'opportunità per poter migliorare e poter fare un nuovo accordo, firmato e pronto prima del 17 (Dicembre)"

- Cosa significa per lei la parola "pace"?

"La pace non significa non-guerra, è una parola molto più grande che include  il rispetto, l'uguaglianza e la possibilità di trovare una vita migliore, per tutti noi"

- Se avesse una bacchetta magica qual è il sogno che le piacerebbe realizzare?

"Che si possa estendere la pace in ogni angolo del pianeta"

- Il 17 Dicembre verrà ad Assisi, la città della pace, che cosa si aspetta da questa città e cosa rappresenta per lei San Francesco?

"Il titolo di ambasciatore della pace mi onora moltissimo, soprattutto per averlo ricevuto in una città che è un simbolo sia per i credenti sia per i non credenti. Adesso, con questo titolo, mi sento molto più coinvolto di prima nel mio lavoro"

- Cosa ha provato quando le è stato comunicato di aver vinto il premio Nobel per la pace? Il primo pensiero dove è andato?

"Pensavo fosse uno scherzo"

- Ha avuto modo di sentire Papa Francesco?

"Ci ho parlato moltissime volte, dopo l'ultimo incontro il Papa mi ha detto: "Io per lei ho dovuto pregare molto di più che per le altre persone", inizialmente mi sono spaventato , ho pensato di stare facendo qualcosa di male, di sbagliato; però poi quando mi ha spiegato il motivo mi sono sentito molto più coinvolto in questo progetto di pace.

- Per concludere, oltre al problema della pace, ci sono tre piaghe che affliggono la Colombia: il narcotraffico, la vendita del corpo e la vendita delle armi. Come si possono combattere? Il dialogo può essere sufficiente?

"Ci sono cose che richiedono la legge e l'autorità, però il dialogo ha creato una possibilità, specialmente per quanto riguarda il narcotraffico, di creare un ambiente più a favorevole a contrastare questo terribile fenomeno. Io sto cercando di spiegare al mondo come i problemi si possano affrontare i maniera diversa"

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