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Il tricolore: la storia della bandiera italiana

Antonio Tarallo Pixabay
Pubblicato il 05-06-2020

La storia del simbolo dell’Italia che nasce dalla Repubblica Cispadana

Sventolano ancora sui balconi. Eccoli svettano orgogliosi dalle finestre delle abitazioni italiane: dal Nord al Sud, i colori verde-bianco-rosso sembrano respirare assieme alle imposte delle finestre, si uniscono in una sola bandiera, in un solo “vessillo glorioso”, scriverebbe Giuseppe Verdi (altro simbolo della nazione italiana). Durante l’esperienza della quarantena, abbiamo riscoperto il valore dei nostri colori. Abbiamo compreso come poter divenire - in un solo istante - una grande, unica, famiglia. Tutti ricorderemo le bandiere al vento, sospinte dalle note di Novaro e Mameli: “Fratelli d’Italia”. Ancora oggi - pur trovandoci, sicuramente, in altra fase - quelle bandiere sono ancora lì, quasi a testimoniare tutto lo spirito “fraterno” vissuto nei giorni dell’emergenza covid. Ma, come nasce la nostra bandiera?

La storia del tricolore

Il tricolore italiano come bandiera nazionale nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797: il Parlamento della Repubblica Cispadana - su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni - decreta “che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti”. Qual’è, allora, l’origine dei colori scelti? Perchè proprio quel verde-bianco-rosso? Ecco una più che plausibile spiegazione. Nell'Italia del 1796, attraversata dalle vittoriose armate napoleoniche, le numerose repubbliche di ispirazione giacobina adottarono (quasi tutte, con alcune varianti di colore) bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni. Il modello era chiaramente ispirato a quella della bandiera francese del 1790. I reparti militari “italiani”, avevano stendardi che riproponevano la medesima foggia. In particolare, i vessilli reggimentali della Legione Lombarda presentavano, appunto, i colori bianco, rosso e verde, fortemente radicati nel patrimonio collettivo di quella regione: il bianco e il rosso, infatti, comparivano nell'antichissimo stemma comunale di Milano (croce rossa su campo bianco), mentre verdi erano, fin dal 1782, le uniformi della Guardia civica milanese.

La prima campagna d'Italia, condotta da Napoleone tra il 1796 e il 1799, spazza via l'antico sistema di Stati in cui era divisa la penisola. Al loro posto sorgono numerose repubbliche giacobine, di chiara impronta democratica: la Repubblica Ligure, la Repubblica Romana, la Repubblica Partenopea, la Repubblica Anconitana. Fu proprio in quegli anni che la bandiera venne avvertita non più come segno dinastico o militare, ma come simbolo del popolo, delle libertà conquistate e, dunque, della nazione stessa.

Questa bandiera divenne assai popolare durante i primi moti del 1831, nelle rivolte mazziniane, nella disperata impresa dei fratelli Bandiera. Dovunque in Italia, i tre colori cominciano a esprimere un sentore comune. Comincia - davvero - un senso di appartenenza degli italiani verso quel vessillo. Solo nel 1848, abbiamo una sorta di ufficialità della bandiera, così come noi la conosciamo. Divenne il simbolo di una riscossa ormai nazionale, da Milano a Venezia, da Roma a Palermo. Il 23 marzo 1848 Carlo Alberto rivolge alle popolazioni del Lombardo Veneto il famoso proclama che annuncia la prima guerra d'indipendenza e che termina con queste parole: “per viemmeglio dimostrare con segni esteriori il sentimento dell'unione italiana vogliamo che le Nostre Truppe(…) portino lo Scudo di Savoia sovrapposto alla Bandiera tricolore italiana”. Il 17 marzo 1861 venne proclamato il Regno d'Italia e la sua bandiera continuò ad essere, per consuetudine, quella della prima guerra d'indipendenza. Nel 1925 si definirono, per legge, i modelli della bandiera nazionale e della bandiera di Stato.

E poi venne la Repubblica. Data importante, quella del 2 giugno 1946. Pochi giorni dopo la proclamazione della Repubblica, il 19 giugno 1946, la Presidenza stabilì la foggia provvisoria del nuovo vessillo, confermata poi nella seduta del 24 marzo 1947 dell'Assemblea Costituente. La nostra bandiera, verrà - successivamente - citata all’interno della Costituzione, in cui all'articolo 12 si legge: “La bandiera della repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a bande verticali e di eguali dimensioni”.

Antonio Tarallo

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