Le visite dei pontefici
Ieri ho ricevuto il messaggio di un sacerdote del bergamasco
Papa Francesco ha iniziato così la celebrazione da Casa Santa Marta: “Ieri ho ricevuto il messaggio di un sacerdote del bergamasco che chiede di pregare per i medici di Bergamo, Treviglio, Brescia e Cremona che sono al limite della propria vita per salvare la vita degli altri. Preghiamo anche per le autorità che a volte soffrono delle incomprensione. I medici e le autorità in questo momento sono le colonne che ci aiutano ad andare avanti in questa crisi, preghiamo”.
I Lettura Os 14,2-10
Non chiameremo più 'dio nostro' l’opera delle nostre mani.
Vangelo Mc 12,28-34
Il Signore nostro Dio è l’unico Signore: lo amerai.
“Quanto leggo o ascolto il passo del Profeta Osea: “Torna Israele mio Dio, torna. Mi viene in mente una canzone di 75 anni fa, cantata da Buti molto famosa a Buenos Aires “torna dal tuo papà”. Dio non è giudice ma un papà. Così come nel capitolo 15esimo del Vangelo di Luca quel papà “che vide tornare suo figlio arrivare da lontano, lo vedeva perché lo aspettavo. Lo vedeva da lontano perché ogni giorno saliva sul terrazzo aspettando di vedere il figlio” Francesco rinnova come il nostro “Dio sia padre per noi. Non un giudice con la tenerezza del padre che ci aspetta specialmente nella quaresima che è ritornare in se stessi”.
Rilegge: “Io ti amerò profondamente porchè le mia ira si è allontanata. Sarò come rugiada e fiorirai come un giglio”. Il Santo Padre ci vuole avvicinare a quella infinita tenerezza di Dio “che ci guarisce da tante tante ferite della vita e di tante cose brutte che abbiamo combinato, ognuno ha le proprie, tornare da Dio è tornare nell’abbraccio”.
Dio è capace di cambiarci il cuore ma “ci chiede di fare il primo passo” .
Poi corregge e assicura di non usare la formula “andare da Divo ma tornare a casa”.
Quaresima, tempo per tornare da nostro Padre, nella forma della Confessione con la quale Dio “ci imbianca, ci purifica e ci abbraccia”.
In questo tempo di restrizioni dei nostri movimenti il Pontefice ricorda come: “Se si vuole fare la pace con il Signore, basta fare quello che ti dice il catechismo. Se non trovi il sacerdote per confessarti parla con Dio è chiedigli perdono con l’atto di dolore. E subito tornerai alla Grazia di Dio. Queso è il momento giusto e opportuno un atto di dolore ben fatto e la nostra Amina diventerà bianca come la neve”.
Il silenzio di Papa Francesco e il suo dolce per la nuova giornata:”Sarebbe bello che oggi nelle nostre orecchie risuonasse il torna da tuo padre, ti aspetta e farà festa”.
Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.
Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA