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I documenti della Chiesa e le donne

Antonio Tarallo ANSA
Pubblicato il 08-03-2020

Sono stati i cambiamenti sociali e culturali a suscitare una riflessione sul ruolo della Donna

Sono stati i cambiamenti sociali e culturali del  XX secolo a suscitare nella Chiesa una riflessione profonda sul ruolo della Donna nella Società e nella stessa Chiesa. Alla fine del Concilio Vaticano II, infatti, fu redatto un “Messaggio del Concilio alle donne” – bisogna ricordare che è la prima volta che un concilio ecumenico si rivolgeva a loro – che, come precisò papa Paolo VI,  rappresentava               l’ “espressione della sollecitudine della Chiesa e della sua materna fiducia verso la donna”. Rileggere questo documento, ci aiuta a comprendere come l’attenzione verso tale tema, si fece sempre più presente - in quegli anni, e successivamente - all’interno del dibattito della Chiesa: 

“Ma viene l’ora, l’ora è venuta, in cui la vocazione della donna si svolge con pienezza, l’ora nella quale la donna acquista nella società un'influenza, un irradiamento, un potere finora mai raggiunto. È per questo, in un momento in cui l’umanità conosce una così grande trasformazione, che le donne illuminate dallo spirito evangelico possono tanto operare per aiutare l’umanità a non decadere” (Messaggio del Concilio alle donne, 8 dicembre 1965).

 

Paolo VI, costituisce nel 1973 una Commissione di studio sulla donna nella società e nella Chiesa, che lavorerà attivamente fino al gennaio 1976. Le parole del pontefice furono assai chiare:

 

“Vogliamo che le donne abbiano la propria parte di responsabilità e di partecipazione nella vita comunitaria della società e anche della Chiesa. Noi proponiamo che questo argomento venga sottoposto a profondo esame, con mezzi adeguati, per esempio ad opera di una commissione mista composta di uomini e donne, di religiosi e laici di diverse condizioni e competenze”.

 

In estrema sintesi, potremmo dire che i concetti-chiave di tale commissione furono: “collaborazione” e “responsabilità”. Collaborazione tra uomini-donne, laici-religiosi-clero. Responsabilità come un diritto e un dovere, importante perché l’inserimento della donna nella Chiesa e nella società fosse il più autentico possibile. Un’importante pagina per il ruolo della donna all’interno della Chiesa era stato scritto.

 

Ma è con il pontificato di Giovanni Paolo II che troviamo una più incisiva, marcata marcia verso l'uguaglianza e dignità della donna. Il più importante documento a riguardo è - senza dubbio - la lettera pastorale “Mulieris dignitatem sulla dignità e vocazione della donna”, scritta in occasione dell’anno mariano del 1988. Il documento è ricco di riferimenti biblici sulla figura della donna, a cominciare - e non poteva non essere diversamente - dalla figura della Donna per eccellenza, Maria, fino ad arrivare al rapporto Cristo-donne, presente più volte nel Vangelo. Inoltre - dato di grande spessore - il documento voleva anche essere un momento di ringraziamento da parte della Chiesa per il ruolo della donna nella società tutta:

 

“La Chiesa, dunque, rende grazie per tutte le donne e per ciascuna: per le madri, le sorelle, le spose; per le donne consacrate a Dio nella verginità; per le donne dedite ai tanti e tanti esseri umani, che attendono l'amore gratuito di un'altra persona; per le donne che vegliano sull'essere umano nella famiglia, che è il fondamentale segno della comunità umana; per le donne che lavorano professionalmente, donne a volte gravate da una grande responsabilità sociale; per le donne «perfette» e per le donne «deboli» per tutte: così come sono uscite dal cuore di Dio in tutta la bellezza e ricchezza della loro femminilità; così come sono state abbracciate dal suo eterno amore; così come, insieme con l'uomo, sono pellegrine su questa terra, che è, nel tempo, la «patria» degli uomini e si trasforma talvolta in una «valle di pianto»; così come assumono, insieme con l'uomo, una comune responsabilità per le sorti dell'umanità, secondo le quotidiane necessità e secondo quei destini definitivi che l'umana famiglia ha in Dio stesso, nel seno dell'ineffabile Trinità”.

 

Inoltre, nelle parole di papa Giovanni Paolo II, troveremo - molte volte - la denuncia delle ingiustizie sociali nei riguardi della donna e della discriminazione sociale. Oltre alla preoccupazione per la loro formazione, con un accento particolare sull’educazione delle bambine. Altro tema centrale sarà la difesa della famiglia e della maternità.

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