Le visite dei pontefici
Si rompe una tubatura e il petrolio si riversa nel torrente Polcevera, finendo in mare. Adesso a Genova è emergenza-ambiente, fronteggiata nella notte - l’indicente si è verificato verso le 20 di domenica - dai vigili del fuoco e dalla protezione civile. Ancora presto per dare i contorni definitivi di ciò che sta accadendo ma dal comando provinciale del 115 parlano di una fuoriuscita «cospicua». Che sarebbe stata provocata, secondo i primi accertamenti, dalla rottura di cinque condutture della Iplom, la raffineria che ha sede a Busalla, in Valle Scrivia, nell’entroterra di Genova.
I pompieri stanno provando a bloccare il petrolio sistemando delle «panne» nel rio Pianego che convoglia le sue acque nel Fegino e quindi nel Polcevera. Testimonianze di quel che è successo nella serata compaiono su twitter: qualcuno afferma di avere sentito un boato. Poi appunto il greggio sarebbe finito nel Polcevera, uno dei torrenti che tra l’altro - in caso di piogge abbondanti - esonda regolarmente. Le operazioni del 115 sono iniziate subito, dopo l’allarme. Chiara la strategia del team intervenuto: fermare il petrolio prima che raggiungesse le acque salate. Delle ruspe si sono posizionate sul greto del torrente, spostando massi e «scavando» nel fossale un solco che ha permesso il posizionamento di vere e proprie «mini dighe» capaci di fermare il flusso del petrolio.
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