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Coronavirus, cosa prevede il nuovo decreto Conte

Redazione Ansa/CIRO FUSCO
Pubblicato il 05-03-2020

Scuole chiuse ed eventi annullati. Tutte le misure per arginare il COVID-19

L’Italia in quarantena. Il Presidente del Cosiglio dei Ministri Giuseppe Conte firma un nuovo decreto per contrastare il coronavirus e limitarne il contagio. Scuole chiuse in tutto il territorio nazionale, annullati tutti gli eventi che non consentano una distanza tra le persone di almeno un metro.

Ecco tutte le misure previste dal decreto, qui il testo integrale.

SCUOLE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

Sono sospese fino al 15 marzo le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza.
I dirigenti scolastici attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza, con riguardo alle esigenze specifiche degli allievi con disbilità.
Sospese anche le gite e le iniziative di scambio programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

EVENTI, CONGRESSI E CONCORSI

Sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
La sospensione è estesa a ogni metting o riunione che coinvolga personale sanitario o incaricato di pubblici servizi essenziali.
Nello svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private sono adottate opportune misure organizzative volte a ridurre i contatti ravvicinati tra i candidati e tali da garantire ai partecipanti la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra di loro.

EVENTI SPORTIVI E PALESTRE

Fino al 3 aprile il campionato di calcio di Serie A e gli eventi sportivi agonistici si svolgeranno a porte chiuse.
Gli sport di base in palestre o piscine sono ammessi solo se rispettano le norme di igiene e sempre la distanza di sicurezza di almeno un metro.

PREVENZIONE E INFORMAZIONE, MASSIMA ATTENZIONE ANZIANI E SOGGETTI DEBOLI

Il personale sanitario si attiene alle appropriate misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria previste dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e applica le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti previste dal Ministero della salute.
E' fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

COSA FARE IN CASO DI COMPARSA SINTOMI CORONAVIRUS

In caso di comparsa di sintomi la persona in sorveglianza deve: avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta e l’operatore di Sanità Pubblica; indossare la mascherina chirurgica fornita all’avvio della procedura sanitaria e allontanarsi dagli altri conviventi; rimanere nella propria stanza con la porta chiusa garantendo un’adeguata ventilazione naturale, in attesa del trasferimento in ospedale, ove necessario.

COSA DEVONO FARE SINDACI E ASSOCIAZIONI

I sindaci, enti territoriali e associazioni di categoria devono promuovere la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico, offrire attività ricreative individuali alternative a quelle collettive interdette dal decreto, che promuovano e favoriscano le attività svolte all'aperto, purché svolte senza creare assembramenti di persone. Nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico devono essere messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per l'igiene delle mani.

CHI ARRIVA IN ITALIA DA ZONE A RISCHIO CORONAVIRUS

Chiunque, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del presente decreto, abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, o sia transitato e abbia sostato nei comuni nella zona rossa deve comunicare tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta.

TELELAVORO

Durante lo stato di emergenza i datori di lavoro possono attuare la modalità di “lavoro agile” a ogni lavoratore, anche in assenza di accordi individuali.

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