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Intervista Annalisa  

1. Gli italiani sono un popolo solidale?

Così ad istinto penso che gli italiani siano solidali nella media, forse meno solidali di altri paesi. A volte ho la sensazione che siamo troppo concentrati su noi stessi. In ogni caso secondo me bisognerebbe approfondire questo interrogativo caso per caso piuttosto che considerare "gli italiani" come un unicum. 

2. Secondo te oggi che valore ha la solidarietà?

Credo che la solidarietà oggi come anche nella storia, abbia sempre un grande valore. Credo che sarà sempre così anche in futuro. Il grande valore del concetto di solidarietà è al di là delle epoche e di ogni tipo di ideologia.

3. Si parla molto di solidarietà ma si fa abbastanza? Basta vedere i muri fisici o mentali che ogni giorno vengono innalzati

Sono convinta che non si faccia mai abbastanza, nonostante ci si sforzi. Qualunque energia che venga spesa in questa direzione di certo non sarà mai di troppo, anzi, sarà sempre necessaria.

4. Ormai siamo assuefatti da immagini crude (dai migranti, ai pensionati che non arrivano a fine mese) e c’è il rischio di rimanere distanti o sviluppare un certo cinismo. Come possiamo evitarlo?

Io credo che il vedere queste immagini, il documentarsi in generale, anzi aiuto ad essere sensibili di fronte a tanta sofferenza. Piuttosto è l'ignoranza, il tenersi a distanza e puntare il dito, che rende cinici. 

5. San Francesco. Il santo che senza farsi scrupoli ha abbracciato il lebbroso, il povero e che ha incontrato il Sultano e i potenti dell’epoca. Dovrebbe essere un esempio per ognuno di noi.

Un esempio appunto a toccare con mano, a prendere parte, a sperimentare in prima persona. Certo che sì.