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Carlo Borgomeo: Terzo settore decisivo per la Fase 2

Antonio Maria Mira Ansa - FABIO CAMPANA
Pubblicato il 28-04-2020

Non c'è vera ripresa se resta un deficit di comunità

Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud: non c'è vera ripresa se resta un deficit di comunità. La proposta al governo: «Utilizzare parte dei Fondi strutturali con un bando per sostenere il Non profit» «Se c' è qualcuno che pensa che si può fare ripresa economica e occupazionale con un deficit di dimensione comunitaria e di capitale sociale, sbaglia tutto. Se dopo avremo un deserto di organizzazioni di Terzo settore, fiaccate dalla crisi, indebolite o addirittura scomparse, la ricostruzione sarà molto più difficile».

È la preoccupazione di Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud, l' alleanza tra fondazioni bancarie e il Terzo settore che ha sostenuto tantissime iniziative al Sud. Il 25 aprile gli è stato assegnato il Premio don Peppe Diana, "Per amore del mio popolo" (con lui Piero e Alberto Angela e il procuratore di Benevento, Aldo Policastro), istituito dal Comitato don Diana, Libera Caserta e dalla famiglia del sacerdote ucciso dalla camorra. Borgomeno conosce bene quel territorio, con la Fondazione ha sostenuto molti progetti e ne parla nell' intervista.

Terzo settore e emergenza Covid-19. Come sta andando?
Nella prima fase c' è stato un impegno straordinario in tantissimi ambiti: alimentare, scuola, donne vittime di violenza, senza dimora, detenuti. L' impegno delle organizzazioni del volontariato e delle cooperative, che è soprattutto di vicinanza, è stato complicato del distanziamento sociale, ma ancora una volta è emerso che nel Paese abbiamo una straordinaria ricchezza che nei momenti giusti viene fuori.

Ma sono emerse anche forti criticità...
È stato chiesto uno sforzo straordinario al Terzo Settore che in realtà si era già mosso da solo. Ma contemporaneamente è venuta meno una serie di risorse. E c' è stato un grande disorientamento. Anche perchè tutti gli interventi di emergenza lo hanno dimenticato.

Un Terzo settore che fa molto comodo ma trascurato?
È così, ma, dopo appelli e segnalazioni, mi pare ci sia una maggiore attenzione. Ora vedremo se alcune misure previste dai decreti verranno allargate al Terzo settore, in particolare quelle sulla liquidità.
Però rimane il giudizio che serve tantissimo ma non sempre è al centro delle riflessioni della politica.

E nella Fase2?
Non sarà uguale alla ricostruzione del dopoguerra, però effettivamente c' è la necessità di far partire un clima di fiducia, di solidarietà, di impegno, di responsabilità. In questa fase è decisivo il Terzo settore.

Perché?
Perché promuove, consolida, qualifica il sistema di relazioni. La solidarietà non è solo fare del bene a qualcuno, ma farlo complessivamente alla comunità... (Avvenire)

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