Le visite dei pontefici
In tutto il 2015 i pasti offerti sono stati quasi 800mila, oltre 66 mila le docce, più di 12.700 cambi d'abito e oltre 33.500 le visite mediche nel suo poliambulatorio. Complessivamente oltre 25mila le persone che hanno utilizzato l'anno scorso uno dei
Padri separati, mamme senza nemmeno i soldi che servono per sfamare i propri figli, famiglie numerose con un solo reddito su cui fare affidamento, anziani soli. Gli italiani che si mettono in fila per avere un pasto caldo alla mensa dell'Opera di San Francesco (Osf) sono sempre più numerosi. In sei anni, dal 2009 al 2015 il loro numero è cresciuto del 66%. Tradotto in termini numerici: nel 2008 quelli che hanno usufruito almeno una volta di un servizio (doccia, guardaroba, mensa o ambulatorio) sono stati 2.053, nel 2015, invece, 3.422, quasi 1.500 persone in più. Nel 2016 quel numero è in leggero calo, 2.923 gli italiani accolti, ma ovviamente non si ha ancora il dato complessivo dell'intero anno. Lo racconta Padre Maurizio Annoni, presidente di Osf, che puntualizza: «A rivolgersi a noi sono molti stranieri, ma anche tanti italiani. Per lo più persone cadute nella cosiddetta povertà assoluta determinata da crisi, disoccupazione e inoccupazione». Gli italiani, a livello di nazione, rappresentano il gruppo più numeroso, il 13,5% del totale. E la maggior parte hanno dai 40-45 anni in su.
Dati che non stupiscono la consigliera comunale di Forza Italia, Silvia Sardone, perché, dice, «si sta attuando una discriminazione al contrario. Gli italiani poveri sono in aumento, ma per loro ci sono sempre meno interventi di tutela. Per le case popolari, per i servizi sociali si dà la priorità agli stranieri e gli italiani restano senza nessun salvagente». Il lavoro che manca e che non fa entrare soldi in casa sempre più spesso costringe a mettersi in fila per avere qualcosa da mangiare o farsi una doccia. La mensa dell'Opera di San Francesco, aperta a pranzo e cena, ogni giorno distribuisce gratuitamente oltre 2.500 pasti caldi alle persone più bisognose. In tutto il 2015 i pasti offerti sono stati quasi 800mila, oltre 66 mila le docce, più di 12.700 cambi d'abito e oltre 33.500 le visite mediche nel suo poliambulatorio. Complessivamente oltre 25mila le persone che hanno utilizzato l'anno scorso uno dei servizi, uomini nel 75% dei casi, la maggior parte nella fascia compresa fra i 25 e i 34 anni. Per sostenere la mensa dell'Opera di San Francesco, questa sera, alle 20.30, Avi Avital, musicista israeliano e star internazionale del mandolino, assieme al Consort dell'Orchestra Barocca di Venezia, suonerà al Teatro Dal Verme il Concerto di Natale. Verranno percorse le pagine più amate del Settecento, italiano e non solo. Musica e beneficenza questa sera andranno di pari passo.LA VICENDA STATISTICHE Negli ultimi anni sono aumentati gli italiani accolti dall'Opera di San Francesco, che accoglie i poveri nella mensa di corso Concordia: dal 2008 al 2015, c'è stato un aumento del 66% con 1.500 persone accolte in più (il 13% del totale) REAZIONI Secondo la consigliera di Forza
Italia Silvia Sardone, «si sta attuando una discriminazione al contrario. Gli italiani poveri sono in aumento, ma per loro ci sono sempre meno interventi di tutela. Per le case popolari gli enti danno la priorità agli stranieri». Libero
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