Ambiente: in Italia 42% di flora e fauna a rischio estinzione
I dati nell'ultimo rapporto Ispra
Immaginate Francesco contemplare il Creato, circondato da piante in fiore e animali di ogni specie. Una immagine che da sempre caratterizza il santo di Assisi: il suo legame profondo con la biodiversità.
Oggi, se Francesco abitasse nel nostro Paese, sarebbe probabilmente la prima persona a essere molto preoccupata (e a reagire concretamente) per la tutela di flora e fauna. L'ultimo rapporto dell'Ispra, l'Agenzia governativa che studia l'ambiente, fotografa una situazione forse da molti non ancora ben compresa: i rischi di estinzione di molte specie di flora e fauna sono diventati alti. E lo dicono i numeri.
SPECIE ESCLUSIVE
L’Italia, secondo il rapporto, è caratterizzata da altissima biodiversità e elevatissimi tassi di endemismo, ovvero un’alta percentuale di specie esclusive del nostro territorio. L’elevata ricchezza di specie animali e vegetali che vivono in Italia è dovuta sia ai microclimi presenti sul territorio, sia alla grande varietà di ambienti presenti nel nostro Paese.
I NUMERI DI FLORA E FAUNA
La fauna italiana conta oltre 60.000 entità (specie e sottospecie) mentre la nostra flora comprende 8.195 entità di piante vascolari (cioè dotate di un sistema di vasi per condurre l'acqua, in pratica tutte le piante con l'eccezione di alghe, muschi ed epatiche) e 3.873 entità non vascolari.
IL 42% A RISCHIO
Il livello di minaccia per flora e fauna italiane è alto, come mostrano le percentuali di specie a rischio di estinzione. Il 42% delle 202 policy species vegetali italiane (tutelate dalla Direttiva Habitat e della Convenzione di Berna) rientrano nelle categorie di maggior rischio. Anche la fauna italiana appare minacciata e le cause sono molteplici; in ambiente terrestre, ad esempio, le principali minacce per i Vertebrati sono la perdita e il degrado degli habitat, l’inquinamento e le specie invasive.
I DANNI DELLE SPECIE ESOTICHE
L’introduzione di specie esotiche (o alloctone) potenzialmente invasive costituisce un fattore di rischio per la biodiversità la cui importanza è ormai nota a scala planetaria. Il numero di specie esotiche è in progressivo e costante aumento: le specie introdotte nel nostro Paese nell’ultimo secolo sono state più di 3.300, di cui 3.182 attualmente presenti.
I DANNI DA CONSUMO DEL SUOLO
Altri fattori di minaccia sono rappresentati dalla frammentazione del territorio e dal consumo di suolo, causati per lo più da urbanizzazione e infrastrutturazione.
UN IMPEGNO CHE NON BASTA
L’Italia aderisce a numerose convenzioni e accordi internazionali volti alla tutela della biodiversità ed è impegnata nel perseguimento degli obiettivi posti dal Piano Strategico 2010-2020 della Convenzione per la Diversità Biologica (CBD).
Ad oggi sono state individuate 613 Zone di Protezione Speciale (ZPS) e 2.335 Siti di Importanza Comunitaria (SIC).
Nel nostro Paese ad oggi sono presenti 843 Aree Protette terrestri (e terrestri con parte a mare) per una superficie protetta di oltre 3 milioni di ettari, pari a circa il 10,5% della superficie terrestre nazionale, tra cui 25 Parchi Nazionali e 148 Riserve Naturali Statali.In Italia attualmente le superfici protette a mare sono incluse in 39 Aree Protette. Ma non basta. Gli altri fattori sopra citati (inquinamento, specie esotiche, suolo) mettono a rischio anche le aree protette e tutelate.
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