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Il riconoscimento anche per aver raggiunto un accordo di pace con l'Eritrea

"Anche se molto lavoro resta ancora da fare in Etiopia, Abiy Ahmed ha avviato importanti riforme che danno a molti cittadini speranza per una vita migliore e un futuro più luminoso". L'Accademia reale svedese ha assegnato, nella sede di Oslo, il Nobel per la Pace 2019 al premier etiope Abiy Ahmed, motivando così la sua decisione. "Ha passato i primi 100 giorni da Primo Ministro - si legge nella motivazione - risollevando il Paese dallo stato di emergenza, concedendo l'amnistia a migliaia di prigionieri politici, spezzando la censura mediatica, rimettendo in libertà gruppi di opposizione fuorilegge, allontanando militari e membri della società civile sospettati di corruzione e incrementando significativamente il ruolo delle donne nella vita politica e civile dell'Etiopia. Inoltre si è impegnato a rafforzare la democrazia con elezioni libere". L'Accademia ha anche sottolineato l'impegno di Ahmed nella risoluzione dei conflitti con altri Stati africani, in primis l'Eritrea, e la sua forte azione di mediazione per la ricerca della pace tra Stati dell'est del continente: il premier etiope si è fatto promotore di "riconciliazione, solidarietà e giustizia sociale".

Irene Roberti Vittory - redazione San Francesco