Le visite dei pontefici
Da domani ombrelli aperti al centro sud, con un'allerta nella capitale dove il capo della Protezione civile Franco Gabrielli ha invitato i romani a «limitare gli spostamenti nei tre giorni più critici, soprattutto nel pomeriggio di lunedì». Un avviso per evitare il caos e le polemiche di fresca memoria, a gennaio scorso, quando bastò una nevicata a paralizzare la città e a mettere sotto accusa il sindaco Alemanno. Gabrielli ha sottolineato le priorità, tra cui «la gestione dei seminterrati, dove si dovrebbe provvedere alla rimozione per tempo delle merci maggiormente deperibili» e la rimozione «delle auto posteggiate in zone di depressione».
«Sappiamo che ci sarà una perturbazione importante sulla città di Roma dall'ora di pranzo di lunedì fino a lunedì notte, con precipitazioni intense e abbondanti, che proseguiranno anche martedì, ma con intensità decrescente», spiegano gli esperti. Niente scuole chiuse comunque, a meno che non diventi più critico il livello di allerta, ha spiegato il sindaco Gianni Alemanno: «Si tratta di un'emergenza abbastanza forte anche se i suoi contorni non sono ancora definiti».
Secondo gli esperti del Centro Epson Meteo, dal nord Atlantico arriverà aria decisamente più fresca, che andrà a scontrarsi con l'aria più calda, accompagnata da venti di Scirocco, proveniente dal Nord Africa. Si creerà così un profondo vortice ciclonico. Questo nuovo sistema nuvoloso risulterà particolarmente intenso poiché acquisterà forza da un Mar Mediterraneo carico dell'energia accumulata nei mesi estivi e le cui temperature risultano più elevate rispetto alla norma proprio a causa dell`estate 2012 particolarmente rovente.
E dunque alla prima, vera ondata di maltempo della stagione la protezione Civile invita le amministrazioni ad aggiornare i piani di protezione per evitare tragedie. Non è la prima volta che la Protezione civile invia le «indicazioni operative per prevedere, prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici e idraulici», visto che, come si legge nel documento, il territorio è caratterizzato da un «elevato stato di fragilità, la cui vulnerabilità si manifesta anche a seguito di precipitazioni atmosferiche non particolarmente intense».
Senza contare «l'inadeguatezza delle risorse economiche messe a disposizione per interventi di prevenzione strutturale e di mitigazione del rischio». (La Stampa)
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