Le visite dei pontefici
La saggezza nella coppia è la conoscenza del maschile e del femminile.
Essa sta alla base dell'amore: solo chi conosce può amare.
Il desiderio e la ricerca di apprendere sono la spinta interna dello
sviluppo dell'amore. La conoscenza presuppone per sua natura
una certa “conformazione” di soggetto e oggetto: un'intuizione
fondamentale “il simile conosce il dissimile”.
Amare vuol dire cercare
inconsciamente quel che ci è mancato e ritrovare spesso inconsciamente
quel che abbiamo conosciuto. Il solo sentito dire dagli
amici, dai rotocalchi sull'altro sesso come anche la propria opinione
non è suffi ciente. È un modo di pensare polarizzato. L'altro
invece sta davanti a noi come un mistero prezioso da scoprire tra
diversità e complementarietà. Entriamo ora in punta di piedi nelle
dinamiche di coppia.
Molti uomini cercano una donna attraente,
che sia in grado di prendersi cura dei bisogni emozionali del marito
ed una madre competente e premurosa nell'allevare i bambini ma
anche una donna che sia in grado di gestire le faccende domestiche
con responsabilità. Desiderano una partner leale, comprensiva che
sia anche una amica e garantisca la sicurezza emotiva. Numerose
donne viceversa si aspettano che un uomo sappia offrire intimità
emotiva, capacità e volontà di comunicare e condivisione dei
problemi, che sia in grado di provvedere al sostentamento della
famiglia e di proteggere moglie e fi gli. Il primo sguardo dell'uomo
è verso la bellezza fisica della femmina. Le donne invece si preoccupano
di curare la personale bellezza per non perdere la capacità
di attrarre il proprio uomo. Rivedendo una conoscente dimagrita
mi congratulavo con lei per l'impegno che aveva messo nel calare
di peso. Mi rispose che si sentiva bene e che lo aveva realizzato
anche per il marito per essere ai suoi occhi più attraente. Così un
uomo si è vestito bene, è andato dal parrucchiere, per portare al
ristorante la moglie nel giorno del compleanno. Attorno a questa
attrazione fisica ruotano molte paure di entrambi, come il comune
desiderio di essere e rimanere interessanti per l'altro.
Conservare
l'apprezzamento dell'altro è un compito importante nella relazione
amorosa. Ci sono persone che si prendono cura del proprio
corpo nutrendolo, riposando a suffi cienza, compiendo attività fi siche
proporzionate mentre altre possono biasimare una parte della
personale corporeità ricorrendo a volte al chirurgo o a un digiuno
estremo. Purtroppo le parti “recise” non cambiano la dimensione
psichica della persona verso l'oggetto (naso, gluteo, seno ecc.) ma
favoriscono l'entrare in ombra dell'aggressività la quale, rimanendo
nascosta, produce effetti negativi, inconsci nelle relazioni.
Una
sana stima corporale e un'accettazione serena delle parti meno piacevoli
di sé può collaborare ad un maggior apprezzamento corporale
di sé e dell'altro. Amare il corpo è rivestire ogni parte di esso di
ammirazione, gioia, gratitudine per tale prodigio arrivando ad un
amore generoso e lieto.
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