approfondimenti

Piacere, piacersi, amare, amarsi

Emanuele D'Aniello
Pubblicato il 30-11--0001



La saggezza nella coppia è la conoscenza del maschile e del femminile. Essa sta alla base dell'amore: solo chi conosce può amare. Il desiderio e la ricerca di apprendere sono la spinta interna dello sviluppo dell'amore. La conoscenza presuppone per sua natura una certa “conformazione” di soggetto e oggetto: un'intuizione fondamentale “il simile conosce il dissimile”.
Amare vuol dire cercare inconsciamente quel che ci è mancato e ritrovare spesso inconsciamente quel che abbiamo conosciuto. Il solo sentito dire dagli amici, dai rotocalchi sull'altro sesso come anche la propria opinione non è suffi ciente. È un modo di pensare polarizzato. L'altro invece sta davanti a noi come un mistero prezioso da scoprire tra diversità e complementarietà. Entriamo ora in punta di piedi nelle dinamiche di coppia.
Molti uomini cercano una donna attraente, che sia in grado di prendersi cura dei bisogni emozionali del marito ed una madre competente e premurosa nell'allevare i bambini ma anche una donna che sia in grado di gestire le faccende domestiche con responsabilità. Desiderano una partner leale, comprensiva che sia anche una amica e garantisca la sicurezza emotiva. Numerose donne viceversa si aspettano che un uomo sappia offrire intimità emotiva, capacità e volontà di comunicare e condivisione dei problemi, che sia in grado di provvedere al sostentamento della famiglia e di proteggere moglie e fi gli. Il primo sguardo dell'uomo è verso la bellezza fisica della femmina. Le donne invece si preoccupano di curare la personale bellezza per non perdere la capacità di attrarre il proprio uomo. Rivedendo una conoscente dimagrita mi congratulavo con lei per l'impegno che aveva messo nel calare di peso. Mi rispose che si sentiva bene e che lo aveva realizzato anche per il marito per essere ai suoi occhi più attraente. Così un uomo si è vestito bene, è andato dal parrucchiere, per portare al ristorante la moglie nel giorno del compleanno. Attorno a questa attrazione fisica ruotano molte paure di entrambi, come il comune desiderio di essere e rimanere interessanti per l'altro.
Conservare l'apprezzamento dell'altro è un compito importante nella relazione amorosa. Ci sono persone che si prendono cura del proprio corpo nutrendolo, riposando a suffi cienza, compiendo attività fi siche proporzionate mentre altre possono biasimare una parte della personale corporeità ricorrendo a volte al chirurgo o a un digiuno estremo. Purtroppo le parti “recise” non cambiano la dimensione psichica della persona verso l'oggetto (naso, gluteo, seno ecc.) ma favoriscono l'entrare in ombra dell'aggressività la quale, rimanendo nascosta, produce effetti negativi, inconsci nelle relazioni.
Una sana stima corporale e un'accettazione serena delle parti meno piacevoli di sé può collaborare ad un maggior apprezzamento corporale di sé e dell'altro. Amare il corpo è rivestire ogni parte di esso di ammirazione, gioia, gratitudine per tale prodigio arrivando ad un amore generoso e lieto.

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