Le visite dei pontefici
Per la donna vivere l'intimità è più facile che per l'uomo.
Nelle donne l'apprendimento dei gesti dell'intimità è più accessibile,
anche per la naturale relazione che essi instaurano
fi n dalla nascita con la madre. All'inizio della vita predomina
uno stato di fusione con la mamma sia per la bambina che per
il bambino, poi nel tempo il maschio si diversifi ca, mentre
la femmina trova il suo corrispettivo davanti a sé.
Il rapporto
che nasce in questa situazione madre-bambina è quello di
una identifi cazione reciproca, in cui il femminile sperimenta
se stesso come femminile, scoprendo inoltre il materno come
femminile. Le peculiari caratteristiche del modo di amare
della madre, le sue fantasie verso il padre, il suo desiderio, la
memoria sono per lungo tempo oggetto d'amore e di imitazione
della fi glia. La bambina ha in un certo senso la madre
nella pelle, nell'umido delle sue mucose, nel contatto con le
parti più intime, nel mistero della sua relazione con la gravidanza
e il parto.
Madre e fi glia sono saldate dallo stesso destino
corporeo, sono portatrici dello stesso potenziale, quello
della maternità. In questo rapporto la femmina costruisce
la sua intimità. La donna nel libro della Genesi è descritta
come “l'aiuto che sta faccia a
faccia” (Gen 2,18). Lo stare
di fronte all'altro è prima di
tutto la facoltà della femmina
di stare davanti a se stessa
come capacità di osservare
la propria interiorità e di
gustare il mondo emotivo
ed i pensieri interiori.
Dalla
relazione con se stessa poi
la donna ricerca relazioni
in cui vi sia un coinvolgimento
emotivo piuttosto
che competitivo, dove è importante
esprimere i propri
sentimenti e condividere
i problemi. Inoltre vi è un
desiderio di essere ascoltata,
apprezzata, in una relazione
soddisfacente in cui si senta
desiderata. Pertanto risuonare
assieme lo stesso sentimento
è l'elemento più importante nella relazione, mentre
gli altri aspetti come il successo a tutti i costi e la competizione
personale sono ritenuti dannosi
. La femmina tende a
sviluppare e a mantenere le relazioni. Per questo spendono
molte energie in relazioni di vicinanza, sia nel crearle sia nel
mantenerle, e tendono ad interromperle quando i bisogni
emotivi non sono più soddisfacenti. Nella confi denza poi
hanno paura di perdere se stesse se la relazione è vissuta in
maniera distaccata. Nell'intimità femminile il rischio inoltre
può essere l'enfatizzazione dell'apprendimento delle abilità
empatiche e di relazione, rifugiandosi nel gruppo delle “donne”
e separandosi ed estraniandosi dal maschile. L'intimità
nella coppia invece è favorita dal costruire un nuovo vocabolario
a partire dal diverso modo di sentire tra maschio e
femmina. La tendenza degli uomini a rispondere in un modo
orientato alla soluzioni dei problemi e quello della femmina
concentrata sul sentimento implicati dalla situazione non
sono in se stesse modalità buone o cattive ma vanno integrate
per raggiungere uno scambio comunicativo effi cace e
soddisfacente.
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