approfondimenti

Il dialogo tra uomo e donna: sensibilità e pazienza

Emanuele D'Aniello
Pubblicato il 30-11--0001



Riprendiamo la riflessione sul cammino di coppia dopo il periodo estivo. Ci siamo lasciati con la figura di Teseo e di Arianna nel loro desiderio di affrontare la vita aiutandosi a vicenda. Le persone che vivono in complicità nel bene si sentono contente. Nella coppia può nascere lo stupore per la presenza dell'altro/a. A volte svegliandosi la mattina pensando agli impegni del giorno, al problema che urge di più, si sonnecchia attendendo ancora alcuni minuti, ma ci sono certi attimi in cui si rimane estatici per la bellezza, per la sollecitudine, per lo charme che promana la persona che ci sta davanti. Si vorrebbe baciarla, stringerla a sé, ma ci si ferma per non interrompere questo momento così “magico”.
La realtà poi richiama la contemplazione alla vita, alla responsabilità, ma rimane una gioia e una pienezza che sostiene l'operare. I momenti “estatici” insieme alla sollecitudine vicendevole sviluppano l'unione delle persone. Negli anni, le persone, pur nella loro unicità, tendono ad assomigliarsi in alcuni tratti del fisico, del comportamento, del sentire, arrivando in alcuni momenti a delle intuizioni comuni. È un sogno desiderato da chi inizia un rapporto di coppia e da chi è in cammino da anni e messo a dura prova da ciò che è sotto gli occhi di tutti.
Si vedono aumentare continuamente le unioni infelici e le rotture e ci si può chiedere se non debba capitare lo stesso anche alla propria coppia. Si pensa che il proprio rapporto sia “diverso” alimentato dall'amore e dall'ottimismo. Ma può capitare che le coppie si scoprano impreparate ad affrontare i problemi, i conflitti che a poco alla volta si accumulano in ogni matrimonio. Entrambi i partner percepiscono un senso crescente di irrequietezza, frustrazione, dolore spesso senza essere consapevole dove risieda la difficoltà. Cominciano a pensare che sposarsi sia stato un errore.
Per far crescere l'unione è necessario accettare che il maschile e il femminile siano complementari e diversi. Un aspetto utile nel cammino dell'unità è la conoscenza e l'accogliere il maschile e il femminile. Per esempio l'uomo ha necessità di scoprire l'impatto che il suo allontanarsi e il successivo ritorno, crea nelle donne. La donna sente il bisogno di sentirsi confermare l'interesse e l'affetto per lei. L'uomo saggio quando non sente il bisogno di allontanarsi si preoccupa di avviare numerosi conversazioni intime chiedendo alla compagna di parlare di stessa. Se ha bisogno di una pausa è bene che comunichi alla compagna il suo desiderio di assentarsi con il proposito che al ritorno ascolterà senza “distrazioni”. Così una donna preferisce essere ascoltata più che imporre al compagno di parlare. In modo tale l'altro non si sentirà pressato.
Sa che rivelare alcuni dei propri sentimenti al maschio può provocare un suo allontanamento. Così l'altro sentendosi accettato piano piano può cominciare ad aprirsi e a raccontare di sé. La donna saggia persevera, amorevolmente e con fiducia nel dialogo con l'uomo.

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