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Un Servo di Dio amato dalla gente: a Pula si omaggia Fra Nazareno

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

I Cappuccini di Pula, in provincia di Cagliari, omaggiano Fra Nazareno, in occasione della XXIII commemorazione del Pio Transito del Servo di Dio. Il programma reglioso prevede quattro giorni di celebrazioni, da giovedì 26 febbraio a domenica 1 marzo con la santa messa mattutina presieduta dal vescovo di Alghero-Bose Mauro Maria Morfino. Gli eventi si svolgeranno al convento dei Cappuccini di Pula. 

PRIGIONIERO DI GUERRA

Fra Nazareno (al secolo Giovanni Zucca) nasce a Pula in provincia di Cagliari il 21 gennaio 1911, sesto di nove fratelli; frequentò solo le scuole elementari poiché aiutava il padre nei lavori dei campi e nell’allevamento di bestiame. Nel 1936 all’età di 25 anni partì per l’Africa Orientale in una zona dove la comunità era formata in gran parte da soldati italiani. Qui, Giovanni, intraprese in proprio un’attività di ristorazione che ben presto divenne florida. Nel 1940 dovette abbandonare tutto per lo scoppio della seconda guerra mondiale. Venne arruolato nell’artiglieria dove conseguì il grado di sergente. Fu fatto prigioniero dagli inglesi e portato in Kenia , ove rimase fino al 1946 anno del rimpatrio in Italia

IL DESIDERIO DI CONSACRARSI

Rientrato a Pula riprese i contatti con gli amici, intensificò l’amicizia con una ragazza del luogo nell’intento di formarsi una famiglia. Ma col passare del tempo, sentì il desiderio di consacrarsi a Dio. Decisivo fu l’incontro con Padre Pio a San Giovanni Rotondo. Padre Pio lo accoglie a modo suo gridandogli “ Guagliò, sei arrivato finalmente, è da tempo che ti aspettavo”, lo trattò duramente e lo mandò via, ma l’indomani lo accolse benevolmente e lo ascoltò. Da quel giorno il loro rapporto si intensificò sempre più.

L'INCONTRO CON PADRE PIO

Padre Pio quando riceveva pellegrini provenienti dalla Sardegna diceva “Ma perché venite qui? In Sardegna avete fra Nazareno”. L’incontro con Padre Pio fu decisivo per Giovanni, infatti gli disse che il suo posto era tra i figli di San Francesco non a San Giovanni Rotondo, come avrebbe desiderato ma in Sardegna fra la sua gente, rassicurandolo che non l’avrebbe mai lasciato solo. Il 23 settembre 1951 Giovanni Zucca viene accolto nell’Ordine dei Cappuccini a Sauluri come fratello laico: ricevette il Saio dei Cappuccini prendendo il nome di fra Nazareno. Nel 1952 emette i voti temporanei e nel 1955 quelli perpetui.

LA POPOLARITA' IN SARDEGNA

Alla fine del 1972 ritornò per pochi mesi a Sauluri, poi a Cagliari e successivamente nel convento di Sarso dove accorrevano moltitudini di devoti per incontrare fra Nazareno. La fama di fra Nazareno si sparse in tutta Italia. Nel 1992 la sua scomparsa gettò nello sconforto tantissima gente. Ai suoi funerali, presieduti dal vescovo di Cagliari, Mons. Ottorino Pietro Alberti, parteciparono almeno 35/40 mila persone

LA BILOCAZIONE

Ci sono alcuni episodi della vita di Fra Nazareno che hanno lasciato il segno. Uno in particolare, riguarda una sua bilocazione. Si racconta che in un negozio di Cagliari, si avvicinava l’ora della chiusura, quando un uomo dal far sospetto entrò e, avvicinandosi minaccioso alla commessa, si voleva certamente fare consegnare l’incasso della giornata.

SALVATA DA UN DELINQUENTE

La donna inaspettatamente gridò: “fra Nazareno!”. Allora - racconta la donna - “è successo una cosa sorprendente: quel delinquente si fermò guardando spaventato verso un angolo in alto del negozio dove non c’era nessuno. Come alla presenza di un essere che solo lui vedeva, si inchinò, sembrò scusarsi e senza dire nulla si dileguò”.

In cuor suo la donna intuì che fra Nazareno c’entrasse in questa vicenda e la domenica decise di recarsi da lui.  Appena la vide fra Nazareno sorridendo le disse: “se non c’ero io a salvarti!”.


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