rassegna

GIORNALE DELL'UMBRIA - A tavola con la "self made woman"

Redazione
Pubblicato il 30-11--0001

PERUGIA - «Un fascino straordinario, un'emozione grandissima». Non usa mezze parole, la signora Chan Laiwa, nell'esprimere quello che ha provato lunedì ad Assisi, dove si è recata subito dopo il suo arrivo. È rimasta impressionata dalla bellezza della città e, afferma, «dal suo ordine armonico». Ma soprattutto cita la visita alla Basilica di San Francesco. Lei buddhista, è affascinata dalla figura del Poverello. L'occasione per parlare con la donna più ricca della Cina è il pranzo che si è tenuto presso le Cantine Lungarotti di Torgiano. Al tavolo, oltre alla signora e al cronista, il professor Giancarlo Elia Valori («Lei è mio amico - gli dice a un certo punto Chan Laiwa - e una persona di straordinaria intelligenza. Lei è un amico della Cina»), il marito e la figlia della "self made woman" cinese, Chiara Lungarotti e il direttore generale dell'Università per stranieri, Cristiano Nicoletti. Signora Chan Laiwa, lei è la donna più in vista della Cina (sorride compiaciuta mentre le mostrano il titolo del Giornale dell'Umbria di ieri, "Alla Stranieri la donna più ricca della Cina") e il suo patrimonio è il 15esimo del mondo. Quale è il suo segreto? «Il lavoro, la costanza e la pazienza. E l'amicizia, perché avere amici sinceri è fondamentale. L'amicizia per me è un valore assoluto. E Giancarlo Elia Valori (dice girandosi verso di lui, ndr ) è un mio carissimo amico». Lei domani (oggi, ndr ) vedrà il Papa. Cosa gli dirà? «L'udienza che il Papa ha concesso grazie ai buoni uffici di Giancarlo Elia Valori, è di carattere privato. Non ho alcun messaggio, né ufficiale, né ufficioso, da trasmettere». Lei ha creato nel 1999 il prestigioso museo dedicato al famoso sandalo rosso. Ne dicono meraviglie. «Ne sono orgogliosa. Per comprenderlo, si deve visitare. La invito a venire, mi lasci i suoi recapiti». E il vino Rubesco Lungarotti che ha davanti a sè? «Non bevo vino, ma oggi l'ho fatto. Assaggiata questa delizia, credo che dovrò imparare a berlo. Questo prodotto (dice rivolgendosi a Chiara Lungarotti) è davvero eccellente. In Cina dovrà avere più spazio di quello che già oggi non abbia».

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