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Renzi: Meno tasse sul lavoro

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Draghi e la politica monetaria, il Pil 2014 «su cui non sono ottimista», i mille giorni che «ripeteranno l’Italia a fare l’Italia», l’incontro a Bologna con i leader socialisti, la segreteria Pd «che non penso a lasciare nemmeno per un nanosecondo». Matteo Renzi a «Porta a porta», intervistato da Bruno Vespa, parla di tutto.

«Da Draghi svolta per la politica monetaria europea»

«Draghi ha messo a disposizione 200 mld di euro e non li dà a me ma alle banche: dice che vanno dati agli imprenditori e non per prendere soldi a meno dell’1 per cento e poi fare lavoro sui titoli di stato senza rischi. È un passaggio importante che potrebbe fare la svolta della politica monetaria europea».



«Non stiamo facendo tagli lineari»

L’obiettivo di una manovra di «20 miliardi di euro è per avere non solo la manovra di tagli più grande mai fatta ma anche denari da riutilizzare che possono essere messi» per esempio nella scuola. Nella legge si stabilità «900 milioni» saranno proprio dedicati alla scuola, mentre nel «2016 saranno 2 miliardi, c’è già l’intesa con il ministro Padoan». «Non stiamo facendo tagli lineari».



«Le mie richieste ai ministri»

«Domani ai ministri dirò, presentatemi due cose: una lista di interventi su cui tagliare, perche riteniamo che le cose da tagliare siano tante, e poi dimmi come immagineresti di utilizzare questi soldi se ne avessi altrettanti».

Il futuro di Cottarelli

«Tre mesi fa Cottarelli ha chiesto di tornare al Fmi per motivi familiari. Io gli ho chiesto di aspettare la finanziaria - ha detto Renzi - se no dai l’impressione che non si può fare. Dopodiché io penso che la finanziaria la fai comunque, con o senza Cottarelli, con o senza Renzi».

«Per il Pil 2014 non sono ottimista»

«Per il Pil non sono ottimista: balliamo intorno allo zero e questo non è sufficiente per ripartire. Nel 2014 i dati non saranno buoni. L’anno prossimo cresciamo, a patto di mettere le risorse di Draghi in cose concrete come la scuola e le infrastrutture».

«Nuovo taglio delle tasse sul lavoro»

«La Legge di Stabilità che il governo si prepara a varare a metà ottobre conterrà un nuovo taglio delle tasse sul lavoro» ha detto Renzi. «l nostro obbiettivo con la Legge di Stabilità 2015 è avere un’altra riduzione delle tasse sul lavoro».

«In mille giorni riportiamo l’Italia a fare l’Italia»

«In mille giorni riportiamo l’Italia a fare l’Italia. Siamo vittime e responsabili di un clima di rassegnazione. La gente va a letto dopo un talk show arrabbiata e triste. Noi vogliamo che la gente vada a letto con fiducia» ha detto il premier nell’intervista che andrà in onda martedì sera.

«Non saremo mai un paese normale. Ma questo è un bene»

«Noi non saremo mai un Paese normale, ed è la fortuna dell’Italia perché è un Paese speciale. Alle volte sono accusato di sorridere un po’ troppo. Ma dietro questo sorriso c’è tanta voglia di faticare. Chi ha mai detto che sarà facile? Sarà bello».

«Su Expo 2015 siamo all’avanguardia»

Dare a un’autorità il potere di commissariare un appalto «è una misura scivolosa e rischiosa. Il governo ha fatto una misura ardita e all’avanguardia nel mondo. Nessuno ha dato lo spazio che abbiamo dato noi per combattere la corruzione e lo vedremo alla fine dell’Expo. Avremo un risultato straordinario».

Sanchez e il patto dei tortellini

Secondo le giornaliste del settore «io sono arrivato sesto su cinque...». Renzi commenta così, con una battuta, gli «apprezzamenti» arrivati nei confronti del leader del Psoe Pedro Sanchez. Poi il premier torna a serio e riferendosi al «patto del tortellino» siglato domenica scorsa con gli altri leader Ue, spiega: «Se riusciamo come Italia a recuperare il nostro ruolo, daremo uno spazio straordinariamente affascinante a nuove generazioni. L’Europa non è solo un elenco insopportabile di vincoli», sottolinea Renzi che riceve, in studio, un piatto di tortellini in brodo.

«Gli 80 euro? Un principio di giustizia sociale»

«Gli 80 euro non sono stati fatti con l’obiettivo prioritario di farli spendere. Il prima punto è un principio di giustizia sociale» ha detto Renzi. «Gli 80 euro non sono parte di una strategia di politica economica per il rilancio economia, sono un fatto di giustizia sociale -ha spiegato il premier-. Spero abbia ragione chi dice che a Natale ci sarà più spesa, ma non mi interessa, non è una priorità assoluta. Noi l’abbiamo fatto perché non è vero che la politica non può cambiare e ai cittadini si chiede solamente».

«Inaccettabile lo sciopero delle forze dell’ordine»

Sullo sciopero minacciato dalle forze dell’ordine Renzi non usa mezzi termini. «Ai poliziotti e ai carabinieri vanno la mia gratitudine e il mio rispetto. Ma dire, come hanno fatto i sindacati e i Cocer, di voler scioperare è inaccettabile nei toni oltre che illegale, dato che la Costituzione non permette alle forze dell’ordine di fare lo sciopero generale». E aggiunge: «I denari per risolvere gli sblocchi» dei salari «e gli scatti, secondo i ministri già possono essere trovati». (Corriere)

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