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Messico, Papa: Mai più persone distrutte da trafficanti morte

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Il Messico diventi "una terra che non debba piangere uomini e donne, giovani e bambini che finiscono distrutti nelle mani dei trafficanti della morte". E' questo l'auspicio del Papa all'Angelus a Ecatepec, città satellite della capitale messicana, nel distretto della 'Santa Muerte', la setta adorata dai narcos. Il pontefice ha invitato a "stare in prima linea, ad essere intraprendenti in tutte le iniziative che possano aiutare a fare di questa benedetta terra messicana una terra di opportunità. Dove non ci sia bisogno di emigrare per sognare; dove non ci sia bisogno di essere sfruttato per lavorare; dove non ci sia bisogno di fare della disperazione e della povertà di molti l'opportunismo di pochi".




Le tre tentazioni. Nella messa, davanti a più di 300.000 persone, Bergoglio ha spiegato quanto sia necessario "smascherare" le tre "grandi forme di tentazione" che seducono gli esseri umani, denaro, fama e potere, che "attentano" al "progetto di Dio", il cui nome è "misericordia" e il cui desiderio è "guarire il nostro cuore da tutto ciò che lo degrada, degradandosi o degradando".Per Bergolgio non bisogna cedere alla tentazione di "una società divisa e conflittuale" perché "Abbiamo scelto Gesù e non il Demonio".

"Basta arricchirsi con i beni di tutti". Una delle "tentazioni del cristiano" che "cercano di degradare e di degradarci" è "la ricchezza, impossessandoci di beni che sono stati dati per tutti, utilizzandoli solo per me o per 'i miei' - aveva detto poco prima durante la messa -. E' procurarsi il pane con il sudore altrui, o persino con la vita altrui. Quella ricchezza che è il pane che sa di dolore, di amarezza, di sofferenza. In una famiglia o in una società corrotta è il pane che si dà da mangiare ai propri figli". L'attuale quaresima, ha sottolineato ancora, è "tempo di conversione perché quotidianamente faccio esperienza nella nostra vita di come quel sogno si trova sempre minacciato dal padre della menzogna, da colui che vuole dividerci, generando una società divisa e conflittuale. Una società di pochi e per pochi".



L'attacco ai narcos. Proprio ieri Bergoglio ha lanciato un j'accuse contro il narcotraffico, paragonando i narcos a "una metastasi che divora il Paese". La celebrazione odierna è stata fissata nella tarda mattinata per far sì che la folla dei partecipanti non dovesse trascorrere la notte nell'area, dove le temperature notturne si abbassano sensibilmente a causa in particolare dell'altitudine, oltre duemila metri sopra il livello del mare.

Ecatepec. Ecatepec, oltre un milione 700 mila abitanti, è un sobborgo in cui la maggior parte degli abitanti sono pendolari di Città del Messico. Sede di diocesi, è stata scelta come tappa dell'itinerario papale anche perché mai visitata prima dai pontefici nei precedenti viaggi in Messico. E' anche il secondo distretto più popolato del Paese, una gigantesca area segnata dalla marginalità urbana, ed è la terra della 'Santa Muerte'. Rappresenta infatti il bastione della setta adorata dai sicari e signori dei narcos, e che venera l'immagine della morte nelle fattezze di uno scheletro coronato e vestito di seta e con la falce in mano: alla quale i devoti, diffusi appunto nel mondo della criminalità, fanno offerte di ogni tipo, fiori, denaro, tequila, birra, sigarette.



Zone di frontiera
. Bergoglio ha deciso, per il suo soggiorno in Messico, di visitare zone di frontiera, luoghi simbolo della povertà e dei problemi sociali. Fra le visite programmate a Città del Messico, quella all'ospedale pediatrico "Federico Gomez", e l'incontro con i bambini del reparto emato-oncologico, sottoposti a chemioterapia. Domani andrà nel Chiapas, estremo sud-est del paese, luogo di immigrazione, rivolte sociali e dolorose memorie indigene. Martedì a Morelia, zona ampiamente dominata, con omicidi e sequestri, dai narcos. Mercoledì a Ciudad Juarez, luogo-simbolo del tentativo dei migranti sudamericani di entrare negli Stati Uniti.



Il saluto alle suore di clausura. In Messico l'arrivo del pontefice è stato accolto da una folla di fedeli. "Il papa è felice per la calorosa accoglienza che il Messico gli sta riservando e in un solo giorno ha potuto incontrare un milione di persone", ha fatto sapere il direttore della sala stampa vaticana, Padre Federico Lombardi, comunicando i dati delle presenze di fedeli ieri. Questa mattina la seconda giornata in Messico è iniziata con un un nuovo fuori programma. Bergoglio è uscito dalla nunziatura in papamobile tra due ali di folla entusiasta, decine di migliaia di persone. Lungo il tragitto verso l'eliporto militare "Campo Marte", ha fatto fermare l'auto per scendere a salutare un gruppo di suore di clausura che sostava davanti al portone del monastero. E poi un gruppo di malati. Poi è partito in elicottero per Ecatepec. (Repubblica)

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