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Verso il 4 ottobre - La Lombardia si affida a Francesco

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Diocesi in pellegrinaggio ad Assisi il 3 e 4 ottobre

Questo pellegrinaggio ci dia la forza per essere quegli uomini e quelle donne di cui la Lombardia ha bisogno per rispondere al desiderio di vita buona e di pace che tutti proviamo». È l’auspicio che conclude la lettera indirizzata dai vescovi lombardi ai fedeli delle dieci diocesi della regione, in vista del «Pellegrinaggio lombardo» ad Assisi del 3 e 4 ottobre per compiere il gesto dell’offerta dell’olio per la Lampada di San Francesco. Il testo della «lettera d’invito» è stato presentato mercoledì alla riunione della Conferenza episcopale lombarda dal vescovo ausiliare di Milano, Erminio De Scalzi, presidente del Comitato organizzatore del pellegrinaggio regionale. 


CONFERENZA EPISCOPALE A CARAVAGGIO
I presuli si sono incontrati al Centro di spiritualità del Santuario di Caravaggio (Bergamo). Molteplici i temi affrontati. «In vista della prossima riunione del Consiglio episcopale permanente della Cei, cui parteciperà il cardinale Scola – rende noto un comunicato diffuso ieri – i vescovi lombardi si sono confrontati sulla recezione nelle diocesi dell’esortazione apostolica di papa Francesco Evangelii Gaudium e sulla preparazione al Convegno ecclesiale di Firenze del novembre 2015 sul tema "In Gesù Cristo il nuovo umanesimo"». I vescovi «hanno poi condiviso e definito l’attribuzione delle deleghe» ai singoli presuli (si veda box a lato). Venendo al pellegrinaggio ad Assisi: dopo aver presentato la lettera, De Scalzi ha aggiornato sull’organizzazione dell’evento, «chiedendo ad ogni diocesi di indicare un delegato per costituire il gruppo di lavoro». Sarà dunque la Lombardia a compiere, il 4 ottobre ad Assisi, «il tradizionale gesto dell’offerta dell’olio per la Lampada di san Francesco. Questo gesto, che vede ogni anno l’alternarsi di una regione italiana, è nato in occasione della proclamazione di san Francesco patrono d’Italia, voluta da papa Pio XII nel 1939, in un momento tragico e gravido di conseguenze per il mondo intero», ricorda la lettera dei vescovi. Si era infatti allo scoppio della Seconda guerra mondiale. «La situazione dell’Italia e del mondo di oggi, pur lontana temporalmente da quel momento, è molto simile», riconoscono i vescovi, additando le sfide del nostro tempo: la crisi economica e la emergente questione sociale; le crescenti violenze «che si colorano spesso di sacro e di religione» e chiamano a «costruire cammini di pace»; «la sete di speranza e di futuro di cui tutti soffriamo in modo sempre maggiore»; «il bisogno di ritrovare sapienza e virtù per essere veramente uomini e donne maturi e generatori di vita, nelle nostre società segnate in modo forte dalla tecnica e dai consumi».

FRA IL SINODO E IL CONVEGNO DI FIRENZE
Ebbene: «Tutti questi tratti ci richiamano l’urgenza di tornare a guardare san Francesco come stimolo ispiratore del nostro essere cristiani oggi», come maestro sulla via della fraternità, della povertà, della pace, della riconciliazione «con Dio», «nel popolo» e «in tutto il creato». È per «contemplare ancora una volta la testimonianza esemplare di santità» di Francesco, che i vescovi lombardi indicono «un grande pellegrinaggio di tutte le nostre diocesi». A tutti si chiede di «mettersi in sintonia con questo grande evento spirituale: chi può con la partecipazione diretta; a tutti chiediamo di impegnarsi in un itinerario di preparazione e di condivisione. Assieme pregheremo e affideremo all’intercessione di san Francesco il futuro delle nostre terre e delle nostre Chiese». Si pregherà anche per le famiglie e per il Sinodo che inizierà in quei giorni, e «sarà anche l’occasione per prepararci al Convegno ecclesiale di Firenze» (Lorenzo Rosoli - Avvenire)

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