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Migranti, arrivati in Germania 13 mila profughi - GUARDA IL VIDEO DI PAPA FRANCESCO

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Appello del Papa per i migranti, alle parrocchie, comunità e santuari di Europa: «Ognuno accolga una famiglia di profughi, un gesto concreto in preparazione dell’Anno santo». Lo ha detto all’Angelus, invitando i vescovi d’Europa a «sostenere questo mio appello». «Di fronte alla tragedia di decine di migliaia di profughi che fuggono dalla morte per la guerra e per la fame, e sono in cammino verso una speranza di vita, - ha detto il Papa - il Vangelo ci chiama, ci chiede, ad essere `prossimi´ dei più piccoli e abbandonati. A dare loro una speranza concreta. Non soltanto dire: `Coraggio, pazienza!...´. La speranza è combattiva, con la tenacia di chi va verso una meta sicura».

Gli arrivi

Intanto sono già 13 mila i profughi, quasi tutti di nazionalità siriana, arrivati in Germania dopo l’accordo raggiunto con Austria e Ungheria. Le ferrovie austriache (OBB) hanno comunicato di aver già trasportato in Germania 11.000 migranti, mentre altri 2.000 sono in viaggio in questo momento. Lo ha riferito un portavoce della compagnia, citato dall’agenzia APA. Sono così già ampiamente superate le stime di 10.000 La maggior parte sono arrivati in treno a Monaco, mentre altri sono stati portati a Francoforte e a Dortmund. Volontari austriaci domenica in mattinata partiranno da Vienna per andare a prendere i migranti ancora in Ungheria e un migliaio sono già partiti a bordo di tre treni all’alba. E mentre Angela Merkel «colpita dall’orrore» lasciato dai profughi siriani dichiara che le frontiere della Germania sono aperte e che non ci sarà nessun limite alle richieste di asilo, la Gran Bretagna mette un freno confermando che non parteciperà al piano Ue di suddivisione pro-quota dei profughi, ma accoglierà fino a 15mila migranti prelevati direttamente dai campi al confine con la Siria.

Austriaci si organizzano per dare un passaggio ai migranti

Con un passaparola su FB intanto centinaia di persone sono partite da Vienna per andare a Budapest in auto e dare un passaggio ai migranti verso la capitale austriaca. Il #refugeeconvoy organizzato da due donne austriache conta più di 100 vetture che hanno formato un lungo serpentone sulla strada verso il confine. Sono stati distribuiti volantini e informazioni legali e insieme si è deciso cosa portare in macchina.

Raid aerei sulla Siria

Ma per risolvere il problema alla radice la Gran Bretagna vuole iniziare entro ottobre una campagna di raid aerei contro Isis in Siria oltre a lanciare un’azione di intelligence contro i trafficanti di esseri umani come riferisce il Sunday Times.


I britannici vogliono l’intervento armato in Siria

Inorriditi dalle migliaia di profughi siriani in fuga dal loro Paese,dal canto loro, il 52% dei britannici vuole che il governo la smetta di tergiversare e dia l’ordine alle forze armate di intervenire in Siria per porre fine alla guerra, in corso da oltre 4 anni, e porre fine alla crisi dei migranti. E’ quanto emerge da un sondaggio dell’edizione domenicale del Sun secondo il quale solo il 22% si oppone. Il testo della rilevazione lascia però spazio ad ambiguià: non è chiaro se si parli di iniziare raid aerei contro Is in Siria, come quelli già in corso in Iraq, come vorrebbe il governo, o addirittura di inviare truppe di terra. Il sondaggio, effettuato dalla società di rilevazione YouGov evidenzia anche che il 36% degli intervistati vorrebbe accogliere più profughi, il 14% è contrario, ed il 24% vorrebbe lasciare le cose come stanno. Il sondaggio del Sun, di proprietà di Rupert Murdoch, a differenza di uno pubblicato oggi dal Mail on Sunday, critica aspramente la gestione della crisi da parte del premier David Cameron: per il 45% lo boccia, il 21% lo promuove mentre per il 27%% nè l’uno nè l’altro.


Il 29% dei britannici non vorrebbe neppure un profugo

Secondo il Mail on Sunday infatti in Gran Bretagna cresce il sentimento anti-europeo. La paura di un’invasione di migranti , complice la disastrosa gestione della crisi degli mesi, è riuscita a far pendere per la prima volta la bilancia a favore della Brexit, l’uscita del Regno Unito dall’Ue, su cui nel 2017 si terrà un referendum. Secondo questo sondaggio, il 51% dei sudditi di Sua Maestà vuole lasciare l’Unione europea mentre il 49% vuole restare. Ma tra questi ultimi, ancora affezzionati all’idea di un Europa comune, moltissimi hanno chiarito che potrebbero cambiare idea se la crisi dei migranti dovesse peggiorare. Il risultato, tenendo conto dei margini di errore statistici è di fatto un testa a testa, ma comunque manifesta un netto spostamento dell’opinione pubblica: lo stesso sondaggio ai primi di luglio vedeva il 54% favorevole a restare tra i Ventotto mentre il 45% voleva abbandonare Bruxelles. In particolare dal sondaggio emerge un Regno Unito ancor più isolazionista. Tra il 49% che voterebbe per restare nell’Ue, nel caso che la crisi dei migranti peggiorasse il 68% confermerebbe la sua scelta ma il 22% ci ripenserebbe. La netta maggioranza promuove il premier David Cameron per come sta gestendo la crisi, prendendo le distanze dall’Ue: per il 64% ha fatto benissimo a non accettare le quote di redistribuzione dei profughi che Bruxelles vuole imporre ai Ventotto. Il sondaggio mostra anche un accentuato egoismo dei sudditi di Sua Maestà: il 29%, la maggioranza, non vorrebbe che neanche un profugo siriano fosse accolto, il 15% ne accetterebbe 10.000 ed il 12% 3.000. Il sondaggio non prevede il caso dei 15.000 che Cameron intende invece ospitare sul suo britannico.


Allarme Europol: 30 mila trafficanti

E in questi giorni drammatici per i profughi arriva anche l’allarme di Europol sulla crisi dei migranti: secondo l’agenzia per la lotta alla criminalità dell’Unione europea, sono 30.000 i sospetti trafficanti d’esseri umani dietro all’immigrazione illegale in Europa. Ad affermarlo è il capo dell’unità crimine organizzato dell’Europol, Robert Crepinko, intervistato da Afp. Contrastare tali trafficanti «è di sicuro la priorità assoluta, non solo per l’Europol ma per tutti gli stati Ue», afferma Crepinko. «Se parliamo dell’intera immigrazione clandestina in Europa, non solo quella nel Mediterraneo, il numero dei sospetti è di 30.000 individui», spiega il capo dell’anticrimine organizzato Ue. (Corriere)



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