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Con il cuore 3 giugno 2016, intervista ad Arisa

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

La solidarietà nella maggior parte dei casi non ci costa nulla.

Gli italiani sono un popolo solidale?

Secondo me gli italiani di indole sono un popolo molto solidale , soprattutto dove il culto della famiglia è rimasto un valore imprescindibile dall'esistenza di ognuno. La famiglia è la sorgente dell'amore, e i genitori, i nonni, gli zii, hanno un ruolo fondamentale nella costruzione del mondo, perché i bambini di oggi saranno gli uomini di domani.


Secondo te oggi che valore ha la solidarietà?

La solidarietà, secondo me, ha un grandissimo valore, e non riguarda solo la materialità delle azioni a favore dei più deboli. La solidarietà può essere fatta di piccoli gesti quotidiani, verso il nostro prossimo e verso l'ambiente e nella maggior parte dei casi non ci costa nulla.


Si parla molto di solidarietà ma si fa abbastanza? Basta vedere i muri fisici o mentali che ogni giorno vengono innalzati…

Non so rispondere a questa domanda poiché per me non esiste né "un troppo", né "un troppo poco". Secondo me ognuno di noi agisce secondo la sua coscienza , secondo le sue vicende personali e gli insegnamenti che ha ricevuto. A volte, forse, abbiamo solo troppa paura che l'amore, inteso in senso universale, non esista, che ci sarà sempre qualcuno pronto a tradirlo e che le nostre speranze ed azioni risultino vane. La gente ha solo paura, non è cattiva. Tutti vogliamo le stesse cose.


Ormai siamo assuefatti da immagini crude (dai migranti, ai pensionati che non arrivano a fine mese) e c’è il rischio di rimanere distanti o sviluppare un certo cinismo. Come possiamo evitarlo?

Potremo cercare di evitarlo raccontando in televisione più storie a lieto fine,prediligendo le cose belle che la storia e il presente dell'umanità ci offrono, come l'arte ad esempio. Che i media ci intrattengano con il bricolage, nella maniera in cui già fanno con le ricette di cucina, lasciando i casi di cronaca alle autorità giudiziarie, senza il bisogno di fare il "toto assassino" tutti i pomeriggi. L'informazione ci dev'essere, ma poi tanto altro. Sono una grandissima sostenitrice dei canali tematici e dei programmi di alimentazione e bellezza.


San Francesco. Il santo che senza farsi scrupoli ha abbracciato il lebbroso, il povero e che ha incontrato il Sultano e i potenti dell’epoca.
 

San Francesco credo sia già un esempio per tutti coloro che conoscono la Sua storia. Deve aver avuto molta fiducia nell'Universo e poca paura di morire. Io amo la vita e vorrei che durasse il più a lungo possibile, forse avrei qualche problemino ad abbracciare un lebbroso, ma nel mio piccolo cerco di essere migliore.  

 

 

 

 

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