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Chiesa: Aumento confessioni, penitenze in opere di carità

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Forme di penitenza:Visitare un ammalato, fare la spesa a un anziano, pagare la bolletta a un indigente

Visitare un ammalato, fare la spesa a un anziano, pagare la bolletta a un indigente, accompagnare in chiesa un invalido: sono le forme di penitenza assegnate dai confessori, che con sempre maggior frequenza chiedono per la remissione dei peccati non solo preghiere, ma anche opere di carità. Lo spiega in un'intervista all'Osservatore romano, padre Rocco Rizzo, rettore del Collegio dei penitenzieri vaticani, i frati francescani che confessano i pellegrini nella Basilica di San Pietro, che traccia anche un primo bilancio sul ritorno dei fedeli al confessionale in questo Giubileo straordinario della Misericordia. Secondo padre Rizzo l'Anno santo ha portato un maggiore afflusso di penitenti.



"Soprattutto nei primi giorni - spiega - c'è stato un grande aumento di confessioni. Questo fenomeno è durato dall'8 dicembre, giorno dell'apertura del giubileo, fino alla solennità dell'Epifania. In questi ultimi mesi, si è registrata invece una diminuzione, soprattutto delle persone provenienti da fuori l'Italia. Stiamo notando, infatti, che per il momento la maggioranza dei penitenti è di nazionalità italiana. Credo ciò sia dovuto all'allarme per gli attentati terroristici che ha influenzato molto l'arrivo dei turisti". Sui numeri delle confessioni, il rettore del Collegio dei Penitenzieri vaticani fa sapere: "Da dicembre a febbraio ho confessate circa duemila fedeli. La media nei giorni feriali è di venti-trenta al giorno. La frequenza dipende da molti fattori, a cominciare dal tempo e dagli appuntamenti nella basilica di San Pietro. Dipende anche dalle lingue conosciute dai confessori. Io che parlo l'italiano e lo spagnolo ho una buona percentuale di fedeli che posso confessare. C'è da dire anche che il sabato e la domenica i penitenti aumentano notevolmente, specialmente quando giungono molti gruppi soprattutto da Roma, in particolare le parrocchie che vengono in pellegrinaggio. In quel caso confesso almeno una cinquantina di fedeli".



Sempre in previsione dell'Anno santo, fa anche sapere, "abbiamo aumentato il numero dei penitenzieri. Ai quattordici stabili che formano il collegio in Vaticano, se ne sono aggiunti una trentina a disposizione. Sono frati minori conventuali che vengono da tutto il mondo. Stanno qui per un periodo di almeno cinque-sei mesi, alcuni anche tutto l'anno. Alloggiano nel collegio o presso la curia generalizia in piazza Santi XII Apostoli. Con il loro aiuto, riusciamo a occupare normalmente quasi tutti i confessionali, specialmente nella fascia oraria dalle 10 alle 13". I penitenzieri di San Pietro, inoltre, per questo Anno santo hanno avuto le stesse concessioni dei missionari della misericordia ma tra i peccati riservati rimane esclusa l'ordinazione illecita di un vescovo senza mandato papale. (Ansa)

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