30° SPIRITO DI ASSISI, PRESENTATO IL PROGRAMMA SORRENTINO: COSTRUIRE UNA REALTA' NEL SENTIERO DELLA PACE IMPAGLIAZZO: SARA' RACCONTO DI UNA STORIA E DEI SUOI FRUTTI PADRE GAMBETTI: ASSISI LA RISPOSTA AL TERRORE
Nel corso della conferenza stampa è stato spiegato il valore di questa tre giorni, che si svolge in un momento storico decisivo per la costruzione della pace
Si è svolta a Roma nella Sala Marconi di Radio Vaticana la presentazione dell’incontro internazionale “Sete di Pace. Religioni e Culture in dialogo” (Assisi, 18-20 settembre), organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla diocesi di Assisi e dalle Famiglie Francescane. Nel corso della conferenza stampa è stato spiegato il valore di questa tre giorni, che si svolge in un momento storico decisivo per la costruzione della pace, di fronte ai tanti scenari di guerra, terrorismo e violenza diffusa a cui assistiamo nel mondo.
La manifestazione vedrà la partecipazione di oltre 450 tra leader religiosi, rappresentanti delle istituzioni e del mondo della cultura, all’assemblea di inaugurazione, ai 29 panel previsti e alla cerimonia finale. Il 20 settembre, giornata conclusiva, sarà presente, come già annunciato, anche Papa Francesco.
Ad aprire la conferenza è stato Mons. Domenico Sorrentino, Vescovo Diocesi di Assisi che ha ricordato "L'anno scorso a Tirana grazie agli amici della Comunità di sant'Egidio, diedi l'annuncio che l'incontro nel 2016 si sarebbe fatto nella nostra città, ed oggi sono qui a dire la gioia della comunità che ho l'onore di servire, per questo evento che sarà arricchito anche dalla presenza di papa Francesco". Il Vescovo ha sottolineato la necessità di e l'importanza di "Costruire ogni giorno questo spirito che è spirito di Assisi perché è quello di san Francesco e quello evangelico. La prima cosa che mi preme mettere in evidenza è che dentro a questi grandi eventi ciò che fa la differenza è proprio lo spirito con cui vengono vissuti. Quest'anno viviamo insieme, Comunità di sant'Egidio, Sacro Convento e Diocesi, un momento che a trent'anni appare come il primo più importante e più profetico che mai. Trent'anni fa c'era un mondo che era quello della guerra fredda, era quello di una pace che andava difesa, oggi troviamo quella che definisce papa Francesco "una terza guerra mondiale a pezzi" e si fa veramente tanta fatica a capire dove sta andando il nostro mondo, ecco allora la grande intuizione che ebbe papa Giovanni Paolo II che fu prima di tutto una fiducia nella forza della preghiera. I cuori si devono aprire e intenerire. La preghiera - ha continuato Monsignor Sorrentino - deve essere qualcosa che tocca la vita, la realtà, ma dobbiamo anche riflettere: la realtà che va costruita nella dimensione e nel sentiero della pace è una realtà che dobbiamo avere il coraggio di guardare con occhi realistici, attenti e informati con il cuore della speranza".
Alla mattinata hanno preso parte anche Padre Enzo Fortunato, Direttore Sala Stampa Sacro Convento di Assisi e Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio.
"Non sarà un evento solo celebrativo - ha sottolineato in una conferenza stampa Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio - ma il racconto di una storia che ha portato i suoi frutti", dalla caduta del Muro di Berlino, agli accordi di pace in varie zone del mondo. Ospiti speciali di questa trentesima edizione - riferisce Sant'Egidio - 25 rifugiati che parteciperanno all'evento e martedì 20, giorno della visita del Papa, pranzeranno con il pontefice e gli altri leader religiosi.
"In questi tempi difficili Assisi vuole essere una risposta, forse 'la' risposta, al terrore e al terrorismo", ha detto padre Enzo Fortunato, direttore sala stampa del Sacro Convento di Assisi. "La forza debole della preghiera è per noi la risposta alla forza prepotente del terrore". (ANSA)
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