religione

Mozambico, il 22 maggio sarà Giornata di preghiera per la pace

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Una Giornata di preghiera per la pace è stata indetta dalla Conferenza episcopale del Mozambico (Cem) per domenica 22 maggio, festa della Santissima Trinità. La decisione dei presuli è stata resa nota nel comunicato finale dell’Assemblea plenaria, svoltasi in questi giorni. Nel documento, i vescovi chiedono anche che le collette raccolte il 22 maggio siano devolute alla Caritas, affinché aiuti la popolazione.

Grave crisi politica devasta il Paese

Da diverso tempo, infatti, il Paese si trova in una situazione difficile a causa di una grave crisi politica che vede contrapposti il Frelimo, l’attuale partito al potere, e la Renamo, ovvero l’ex movimento di guerriglia divenuto il principale partito d’opposizione. A causa dei combattimenti tra i due schieramenti, molti abitanti del Mozambico si sono rifugiati nel confinante Malawi. “Rinnoviamo la nostra solidarietà a tutte le persone del Mozambico che continuano a soffrire a causa di questo clima di guerra – scrivono i vescovi nella loro nota – Come Chiesa, non siamo legati ad alcun partito politico, ma siamo in favore delle persone, specialmente di quelle più povere, le più colpite da questa guerra assurda”.

Cercare insieme la via della pace

Ribadendo, quindi, la loro volontà di “cercare insieme la via della pace”, i vescovi chiedono insistentemente il cessate-il-fuoco e un “dialogo efficace” tra le parti, che “coinvolga anche la società” civile. In quest’ottica, il governo e l’opposizione vengono spronati a “mettere in atto misure concrete” per porre fine alle ostilità e permettere, così, la ripresa della vita normale nel Paese”, ormai “semi-paralizato”.

Un Paese semi-paralizzato

Drammatica, infatti, la situazione dello sviluppo locale ricordata dalla Cem: “Nessun investimento, nessun aiuto da altri Paesi, indebolimento costante del turismo, mancanza di sicurezza negli spostamenti, 36mila bambini e giovani senza accesso allo studio, 11mila mozambicani rifugiati in Malawi, crollo dell’economia”. “Dove vogliamo arrivare?” è l’inquietante domanda posta dai presuli.

Mai più la guerra! Lavoriamo per la pace!

​Dialogo e riconciliazione nazionale, dunque, sono gli strumenti richiamati dalla Chiesa per promuovere la pace, con l’auspicio che venga messo davvero in atto l’accordo generale di pace siglato a Roma nel 1992 tra il governo di Maputo ed i ribelli della Resistenza nazionale mozambicana. “Le guerre del passato sono costate la vita ad oltre un milione di abitanti – scrivono i presuli – Mai più la guerra! In nome di Dio, lavoriamo per la pace!”. Infine, la Cem affida la popolazione alla Vergine Maria, Regina della pace. (I.P. – Radio Vaticana)

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