religione

La domenica di Pasqua - La resurrezione di Cristo

Felice Accrocca
Pubblicato il 06-04-2017



In quello straordinario testo che è la cosiddetta Lettera ai fedeli, Francesco scrive che Gesù, “prossimo alla passione, celebrò la pasqua con i suoi discepoli”, e pur chiedendo al Padre che il suo calice passasse senza che Egli fosse costretto a berlo, sudando sangue, “depose tuttavia la sua volontà nella volontà del Padre”. “E la volontà del Padre suo fu questa, che il suo figlio benedetto e glorioso offrisse se stesso, come sacrificio e vittima sull'altare della croce, non per sè, ma in espiazione dei nostri peccati, lasciando a noi l'esempio perchè ne seguiamo le orme (1Pt 2,21). Il Santo sa - e perciò l'insegna ai suoi - che Gesù ha voluto additarci una strada, un percorso da compiere: passare attraverso la morte del nostro egoismo, per risorgere in una vita veramente libera, perchè donata senza riserve e in piena gratuità. Bonaventura narra che in un giorno di Pasqua (durante gli ultimi suoi anni di vita), in un romitorio (l'agiografo non specifica di quale eremo si trattasse, ma sappiamo che fu in quello di Greccio), Francesco ammaestrò i fratri “con santi discorsi a celebrare continuamente la Pasqua del Signore, cioè il passaggio da questo mondo al Padre, passando per il deserto del mondo in povertà di spirito, come pellegrini e forestieri”.

Passare nel mondo in povertà di spirito, ricchi cioè di quella beatitudine che - ce l'assicura Gesù - ci fa padroni del Regno. Fare Pasqua, dunque, vuol dire saper accogliere con serenità gli eventi, accettando anche il dolore e la morte nella consapevolezza che essi non sono la meta definitiva; fare Pasqua vuol dire trasformare il dolore in amore, senza masticare rabbia e meditare vendette, perchè così ha fatto il Signore; vuol dire saper gioire delle piccole cose, contentarsi di quel che si ha, senza lasciarsi ardere dalla gelosia e dall'invidia; vuol dire amare la propria persona così com'essa è, perchè è con la nostra povertà che Dio vuol realizzare grandi cose. Francesco ha compiuto questo percorso, fino in fondo. Egli, perciò, chiede ora a noi di fare altrettanto.

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