Corridoi umanitari, in un anno la Comunità Sant'Egidio ne ha salvati 1000

Redazione Ansa - Michela Suglia
Pubblicato il 26-10-2017

Siamo arrivati a 1000! E' il numero di vite salvate in un anno e mezzo con i corridoi umanitari. L'arrivo dell'ultimo gruppo di 120 persone è previsto per domani mattina all'aeroporto di Fiumicino. Lo seguiremo in diretta Facebook (per ricevere l'avviso mettete "mi piace" alla pagina ufficiale Comunità di Sant'Egidio - Community of Sant'Egidio).

Poi le famiglie dei rifugiati si distribuiranno sul territorio nazionale, dove troveranno accoglienza nei centri della Comunità, della Federazione delle Chiese Evangeliche, della Chiesa Valdese. Come non essere orgogliosi di questo traguardo, per un progetto completamente autofinanziato, che ha creato inoltre percorsi di integrazione per i bambini e per gli adulti, come abbiamo raccontato durante questi mesi.

Ma non ci fermiamo qui! E' prossima l'apertura dei corridoi umanitari dall'Etiopia, di cui vi informeremo prossimamente.

Intanto è in partenza una missione umanitaria con aiuti di emergenza ai profughi Rohingya in Bangladesh. Poche e frammentate notizie arrivano da questa zona poverissima del mondo dove si assiste ad una vera e propria catastrofe umanitaria. Per questo a partire dal 2 novembre una delegazione della Comunità di Sant'Egidio sarà a Dhaka e nei campi profughi della zona di Cox's Bazar. Cominceremo distribuendo cibo, medicine, e lettini per gli ospedali da campo.

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