Lettere al direttore

Buongiorno padre Enzo,

ho trovato nella mia parrocchia la

rivista di San Francesco, ricca della

vita del Santo, e mi ha dato tanta

forza per andare avanti, nonostante

il duro momento che sto attraversando.

Sono nata in Molise, da

una famiglia contadina che si voleva

tanto bene. Ho un fratello e i nostri

genitori ci hanno testimoniato con la

vita i veri valori. Nel 1969 mi sono

trasferita in Lombardia e pian piano,

insieme a mio fratello, ci siamo

messi in proprio a vendere mobili e

abbiamo comprato una casa e un

capannone. Dal 1991 ho iniziato ad

avere problemi di salute, un cancro

al seno che mi ha portata ad affrontare

sedici interventi. Ho sempre

accettato le mie sofferenze, ma ora

sono stanca. Da tre anni l’azienda

va male, il lavoro è sempre meno,

i clienti non pagano ed Equitalia ci

chiede migliaia di euro ogni mese.

Ci sono giorni che vorrei morire, i

pensieri brutti sono tanti. Mi perdoni

caro padre, non pensi che ho scritto

per approfittare del suo buon cuore,

ma vivo con la speranza che qualche

anima buona ci possa aiutare. Preghi

per noi, la ringrazio,

Gina (CO)

Cara Gina,

ho letto attentamente la tua lettera e

in poche righe hai tracciato il bilancio

di un esistenza che è purtroppo la

parabola di molte famiglie in questo

momento di crisi. Noi vogliamo essere

determinati nel credere che il

nostro Paese sarà in grado di rialzarsi

e sostenere tutti quei cittadini che,

come te, vivono e sopravvivono con

il cuore pieno di amarezza. Mi vengono

in mente le parole del Papa:

“Non lasciatevi rubare la speranza!

Non lasciate rubare la speranza!

Quella che ci dà Gesù”. Cara Gina, ti

siamo vicini e preghiamo per la tua

salute e il tuo lavoro.

Un caro saluto di pace e bene