fede

2 novembre, per la commemorazione dei defunti, afferma il nostro direttore p. Enzo Fortunato, ci vengono incontro le parole del santo:

'Laudato si' mi' Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male.'

Francesco di Assisi pone lo scacco matto alla morte chiamandola sorella, quindi invita a non guardarla come nemica ma come porta che conduce all' abbraccio con Dio,invita l'uomo e la società contemporanea a non farsi cogliere impreparata ma a vivere bene il proprio mestiere di uomini, per il credente incarnando i precetti cristiani, per chi non crede: vivere alla luce dei valori che edificano se stesso e la società.

Francesco non esorcizza la morte ma da uomo la prende di petto e la guarda negli occhi.