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PAPA FRANCESCO: NON ABBIATE PAURA DELLA CINA, E' UN GRANDE PAESE CON UNA GRANDE SAGGEZZA

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Il Papa in passato ha espresso il desiderio di visitare personalmente il Paese. Nell'intervista il pontefice esprime la speranza che l'Occidente mantenga il dialogo con il gigante asiatico.

"Per me la Cina è sempre stata un punto di riferimento di grandezza [...]. Mi ha commosso sorvolarla in aereo". Lo ha detto Papa Francesco nella sua prima intervista sulla Cina e sul popolo cinese rilasciata il 28 gennaio all'Asia Times, influente quotidiano con base a Hong Kong e grande impatto nel mondo anglosassone.

 

Nell'intervista di un'ora in Vaticano, concessa all’editoralista dell’Asia Times e ricercatore presso la China Renmin University Francesco Sisci, Bergoglio esorta il mondo a non temere la veloce ascesa della Cina. Dice che i cinesi sono in un momento positivo e lancia un messaggio di speranza, di pace e di riconciliazione, come alternativa alla guerra, calda o fredda. Il Pontefice invia anche gli auguri per il Capodanno cinese al popolo cinese e al presidente Xi Jinping, prima volta di un Papa a un leader cinese per il nuovo anno lunare in 2000 anni.

“Per me la Cina è sempre stata un punto di riferimento di grandezza”, afferma Bergoglio. “Un grande Paese. Ma prima ancora che un grande Paese, una grande cultura, con una saggezza inesauribile. Da ragazzo, ogni cosa che leggevo sulla Cina aveva la capacità di suscitare la mia ammirazione. Ho una profonda ammirazione per la Cina”. Il Papa in passato ha espresso il desiderio di visitare personalmente il Paese. Nell'intervista il pontefice esprime la speranza che l'Occidente mantenga il dialogo con il gigante asiatico.

Secondo Bergoglio, "il mondo occidentale, il mondo orientale e la Cina hanno tutta la capacità di conservare la bilancia della pace e la forza di farlo. Dobbiamo trovare la via sempre attraverso il dialogo, non c'è altra strada":

"L'incontro si raggiunge con il dialogo. La vera bilancia della pace si realizza attraverso il dialogo. Dialogo non significa che finiamo con un compromesso, mezza torta a te e mezza torta per me. Questo è ciò che è accaduto a Jalta (a conclusione della seconda guerra mondiale con la divisione in due blocchi e la guerra fredda, ndr.) E vediamo i risultati. No, dialogo significa: guarda, siamo arrivati a questo punto, posso essere o meno d'accordo, ma camminiamo insieme. La torta è di tutti, è umanità, cultura. Tagliare la torta, come a Jalta, significa dividere l'umanità e la cultura in piccoli pezzi. E la cultura e l'umanità non può essere divise in piccoli pezzi. Quando parlo di questa grande torta la intendo in modo positivo. Ognuno ha la sua influenza sul bene comune di tutti", afferma Francesco, che poi, sorridendo, domanda: "non so se l'esempio della torta è chiaro per i cinesi".

Il Papa ha confessato di essersi "emozionato molto" quando ha sorvolato la Cina, "qualcosa che di solito non mi succede. Mi ha commosso volare su questa grande ricchezza della cultura e della saggezza".

Presentando l'intervista realizzata da Sisci, il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha confermato recenti notizie di stampa circa contatti bilaterali tra Cina e Vaticano al fine di riallacciare i rapporti diplomatici congelati dal 1951 senza però entrare nel dettaglio di accordo ipotizzato sulla nomina dei vescovi. Huffingtonpost

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