fede

La devozione dei francescani per la Vergine che fece tornare la parola all'uomo muto

Gelsomino Del Guercio
Pubblicato il 30-11--0001

Con il pellegrinaggio dal Santuario della Beata Vergine “Noli me Tollere” di Sorso a Predugnanu, martedì' 31 maggio si conclude il ricco palinsesto di iniziative promosse dai frati cappuccini del convento mariano in provincia di Sassari.

LA FESTA DELLA VERGINE

Giovedì 26 maggio, in occasione della solennità della Vergine "Noli me Tollere" intanto si è registrato un afflusso numeroso dei pellegrini presso la chiesa seicentesca di Sorso. Nel corso della giornata i frati hanno officiate tre sante messe e tanti sono stati anche i partecipanti al concerti in notturna di canti sardi.

VENERAZIONE SECOLARE

I frati insomma sono i "registi" delle iniziative per l'adorazione della Vergine "Noli me Tollere", tra le più conosciute e venerate della Sardegna. D'altro canto il legame tra cappuccini, fedeli e la Madonna è ultra secolare e fa riferimento ad un evento straordinario avvenuto quasi mille anni fa.

L'APPARIZIONE ALL'UOMO MUTO

Come spiegano i cappuccini, il 26 maggio 1208 a un povero muto, che si aggirava per la spiaggia, apparve una Bella Signora, la quale di comandò che ritornasse subito in paese e chiamasse clero e popolo per venire a prenderla, volendo stabilire ivi la sua dimora per proteggerli e difenderli dai nemici. Il muto si scusava con cenni di non potere eseguire quanto lei gli comandava, perché privo della parola; ma incoraggiato dalla Signora obbedì ed arrivato in paese poté manifestare quanto gli era accaduto, giacché gli fu sciolta la lingua, miracolo che confermò stupendamente la veridicità della sua missione.

CERI E CANTI

Clero e popolo accorsero devoti e festanti al luogo indicato e invece della Bella Signora trovarono la statua della Beata Vergine, che processionalmente, con ceri e canti di giubilo, trasportarono alla Chiesa Parrocchiale.

LA SPARIZIONE

L’indomani però non la trovarono più nel posto in cui l’avevano collocata. La ricercarono piangenti per due intere giornate, e finalmente un contadino la trovò sopra una pianta d’ulivo di un suo podere. Fu riportata alla parrocchia, ma il giorno seguente mancava di nuovo, fu ritrovata sulla medesima pianta avente sotto i piedi una pietra sulla quale erano scolpite queste parole: Noli Me Tollere.

LA CHIESA

Da questo fatto si comprese che la Vergine voleva essere venerata in quel luogo ed aveva prescelto quel sito a trono delle future grazie che doveva spargere sul popolo e subito fu fatta solenne promessa di edificarle ivi una chiesa. Riportata la statua in Parrocchia qui essa vi stette fino al termine dei lavori della Chiesa che in vista delle larghe offerte, poté compiersi in meno di un anno, e quindi vi fu solennemente trasportata ed insediata.

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