fede

I due miracoli di Fra Leopoldo Mandic

Gelsomino Del Guercio
Pubblicato il 30-11--0001

Il santo Cappuccino è noto per le sue apparizioni dopo la morte. Che hanno salvato la vita a molte persone. Le guarigioni di Elsa e a Paolo

San Leopoldo Mandic è il famoso Cappuccino, morto nel 1942. Fra' Leopoldo è noto per le sue apparizioni dopo la morte, numerose e ben documentate, e le guarigioni istantanee di malattie organiche seguite in parecchi casi alle apparizioni. Vi raccontiamo in particolare due storie di miracoli che hanno segnato anche il processo di canonizzazione del Cappuccino.




LA STORIA DI ELSA

Elsa Raimondi, nata a Lusia di Rovigo nel 1922, nell'aprile del 1944 fu ricoverata all'ospedale di Lendinara per ernia inguinale, ma durante l'intervento chirurgico si rivelò, "una forma grave di peritonite tubercolare". Fu dimessa dall'ospedale con una prognosi tremenda, i medici consideravano inevitabile la morte della paziente. Il parroco del paese si recò a trovare Elsa e le parlò delle meraviglie di Padre Leopoldo.



LA NOVENA

Era il 30 Luglio quando l'ammalata iniziò una novena al Santo pregandolo di intercedere per lei presso la Madonna del Pilastrello, venerata in Lendinara. Al termine della novena la Raimondi afferma di aver visto Padre Leopoldo che, alla sua domanda se sarebbe guarita il 12 Settembre, rispose: «Sì, sì». Il giorno della festa volle essere portata al Santuario della Madonna con gli altri ammalati, ma il medico la fece riportare a casa, temendo per la sua vita.



LA VOCE DEL FRATE

Era sera quando Elsa udì una voce intima che le ordinava di scendere dal letto. Eseguì l'ordine, dicendo ai presenti: «Non ho alcun male, sono guarita, Padre Leopoldo mi ha liberata dal male!». In quel momento giunse il medico che rimase stordito: La visitò subito e la trovò clinicamente guarita.



LA STORIA DI PAOLO

Domenica 4 marzo 1962 Paolo Castelli, nato in provincia di Como nel 1902, appena tornato da Messa, è colpito da forti dolori al ventre. Ricoverato all'ospedale di Merate dalle indagini cliniche si riscontra una trombosi alla mesenteria superiore con infarto all'intestino tenue; si tenta un intervento operatorio, ma viene sospeso in quanto non si può fare più nulla.



"SONO GUARITO!"

La moglie di Paolo, devota di Padre Leopoldo, attacca sulla maglia dell'infermo una medaglia del Santo e lo prega di intervenire. Accompagnata dalla sua fede certa, intende recitare dodici Padre Nostro, ma non riesce a terminarli perché suo marito si agita, grida: «Sto male, sto male, muoio». La moglie esclama: «Signore, sia fatta la tua volontà». Ma ecco che Paolo inizia a gridare: «Sono guarito, sono guarito, non ho più niente». Al mattino il medico lo trova perfettamente guarito e lo rimanda a casa, ma non sa dare una spiegazione per la guarigione.

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