esteri

Ucraina: telefonata Merkel-Putin-Poroshenko su tregua

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

La cancelliera tedesca Angela Merkel, il leader russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Petro Poroshenko hanno discusso in una conversazione telefonica della guerra nel Donbass e in particolare della fragile tregua scattata alla mezzanotte tra sabato e domenica e della situazione a Debaltseve, dove i combattimenti proseguono. Lo riferisce il Cremlino in una nota pubblicata ieri in tarda serata. Ieri l'Eliseo ha dato notizia di una conference call tra Francois Hollande e i leader ucraino e tedesco.


Il presidente ucraino Petro Poroshenko e il segretario di Stato Usa John Kerry "hanno espresso preoccupazione per il fatto che nonostante gli accordi siglati a Minsk il 12 febbraio, il cessate il fuoco viene violato dai miliziani soprattutto nella zona di Debaltseve". Lo fa sapere l'amministrazione presidenziale ucraina in una nota pubblicata ieri in tarda serata riferendo di una conversazione telefonica tra Poroshenko e Kerry.


Kiev, non ci sono premesse ritiro armi pesanti

Per ora "non ci sono le premesse per il ritiro delle armi pesanti" dal fronte sud-est ucraino perché la tregua non è rispettata. Lo ha detto il portavoce delle forze armate di Kiev, Andrii Lisenko, all'Interfax. "Il ritiro delle armi pesanti può essere effettuato solo dopo la realizzazione del primo punto dell'intesa di Minsk, il cessate il fuoco".

La situazione in Ucraina e' "fragile": lo ha detto a Berlino la cancelliera Angela Merkel, appellando le parti a rispettare il cessate il fuoco deciso a Minsk. Non c'e' "nessuna garanzia" che il cessate il fuoco tenga "e' una strada estremamente difficile", ha detto riferendosi in particolare alla citta' di Debalzewo.



Almeno cinque militari ucraini sono morti e altri 25 sono rimasti feriti nelle ultime 24 ore nei combattimenti nel Donbass, nonostante la tregua scattata alla mezzanotte tra sabato e domenica. Lo riferisce il portavoce delle forze armate ucraine, Andrii Lisenko, citato dall'agenzia Unian. Almeno tre volontari del battaglione pro-Kiev 'Donbass' sono stati uccisi dall'inizio della tregua a Shirokine, vicino a Mariupol, mentre altri nove sono rimasti feriti. Lo sostiene il comandante del battaglione Semion Semencenko, eletto deputato lo scorso ottobre, citato dall'agenzia Unian. L'organizzazione 'Difesa di Mariupol' aveva denunciato prima su Facebook la morte di cinque volontari del battaglione ultranazionalista 'Azov' sempre non lontano dall'importante citta' sul Mar Nero.


Separatisti e governativi in Ucraina
si accusano a vicenda di violare la tregua scattata alla mezzanotte tra sabato e domenica nel sud-est ucraino. Le forze armate di Kiev puntano il dito contro i ribelli sostenendo che hanno bombardato il quartiere Panfilovka di Donetsk (roccaforte dei separatisti) per poi accusare gli ucraini di non rispettare la tregua. I ribelli a loro volta accusano i militari di aver bombardato l'aeroporto di Donetsk proprio mentre un leader separatista, Eduard Basurin, era lì con dei reporter. (Ansa)

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