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Ucraina, bombardato un mercato: 27 morti e 97 feriti

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Si aggrava il bilancio del bombardamento attribuito da Kiev all'artiglieria dei ribelli filorussi su Mariupol, nell'Ucraina orientale. Sono almeno 27 i civili morti e 97 i feriti, secondo fonti della municipalità. All'indomani dell'annuncio dei separatisti di non voler riprendere i negoziati, razzi Grad sono piovuti su un quartiere orientale della città industriale di 500.000 abitanti affacciata sul Mare di Azov, l'ultima grande città sotto il controllo ucraino nella regione di Donetsk. Gli ordigni hanno distrutto case e centrato un mercato. Tra i feriti dalle schegge anche una ragazzina di 12 anni. La municipalità di Mariupol ha invitato la cittadinanza a non cedere al panico. Mentre testimoni riferiscono di una città sotto shock, black out della telefonia mobile e impossibilità di raggiungere il quartiere bombardato per verificare che i parenti stiano bene.



Dopo aver negato inizialmente ogni responsabilità nella strage di Mariupol, i separatisti ne hanno poi rivendicato implicitamente la paternità. E' stato il presidente dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, Aleksandr Zakharcenko, citato da Ria Novosti, ad annunciare che i filorussi hanno iniziato un'offensiva sulla città.  "Oggi - ha detto Zakharcenko, deponendo una corona di fiori in ricordo dei 13 civili uccisi a una fermata dell'autobus da un bombardamento, due giorni fa a Donetsk - è iniziata l'offensiva su Mariupol, sarà il miglior monumento a tutti i nostri caduti". Il ministero della Difesa dell'autoproclamata repubblica popolare di Donetsk citato dall'agenzia Interfax, ha poi affermato che i primi reparti dei miliziani separatisti sono entrati nella periferia di Mariupol, ma non ci sono conferme indipendenti.



Mariupol è collocata lungo la strategica arteria che collega le regioni orientali controllate dai ribelli alla penisola di Crimea, annessa dalla Russia a marzo. La sua conquista da parte dei separatisti creerebbe un autentico ponte tra Crimea e Russia. Ad agosto l'esercito ucraino aveva faticato a respingere l'offensiva dei ribelli su Mariupol e le molte vittime avevano indotto il presidente, Petro Poroshenko, ad acconsentire alla tregua firmata il 5 settembre.



I ribelli controllano già l'aeroporto di Mariupol e stanno intensificando la loro offensiva per conquistare la città. Il bombardamento di un quartiere densamente popolato segue inoltre l'abbandono da parte dell'esercito regolare ucraino dell'aeroporto di Donetsk e la strage a una fermata dell'autobus provocata da colpi di mortaio, in cui sono morte almeno 13 persone. Strage di cui Kiev e i separatisti si accusano reciprocamente.



L'Osce ha annunciato di aver inviato propri osservatori a Mariupol per indagare sul bombardamento, condannato dall'Unione europea che attraverso il capo della sua diplomazia, Federica Mogherini, avverte: questa escalation rischia di deteriorare gravemente le relazioni con la Russia. "Chiedo alla Russia - ha aggiunto Mogherini in un comunicato - di usare la sua considerevole influenza e di interrompere ogni sostegno militare, politico e finanziario ai dirigenti separatisti per evitare consguenze disastrose". L'Unione europea potrebbe approvare nuove sanzioni contro Mosca, ma al momento di ufficiale c'è solo che a marzo i capi di Stato e di governo dell'Unione dovranno decidere se rinnovare quelle decretate all'inizio della crisi ucraina. (Repubblica)

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