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SIRIA, L'ISIS MINACCIA DI DISTRUGGERE SITO UNESCO

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Dopo aver devastato diversi siti archeologici in Iraq, i jihadisti dell'Isis ora minacciano Palmira in Siria, dichiarata dall'Unesco patrimonio dell'umanità. E' l'allarme lanciato dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, dopo la sconfitta dei soldati del regime di Bashar al Assad nei pressi del sito archeologico. Come ha sottolineato il direttore dell'Ong, Rami Abdel Rahman, "Palmira è minacciata, l'Isis ha conquistato tutte le postazioni dell'esercito" tra Al-Sukhnah e il sito archeologico, ritrovandosi a meno di due chilometri dalle rovine, nella sua avanzata verso la cittadina.

Da parte sua lo Stato Islamico ha confermato l'avanzata dei suoi uomini, affermando che "il Regno di Tadmur", questo è il nome in arabo di Palmira, "è ormai prossimo ad essere conquistato". Nel notiziario odierno del califfato, che viene diffuso ogni giorno da Mosul, roccaforte dell'Isis nel Nord dell'Iraq, l'annunciatore ha affermato che i jihadisti "hanno conquistato il quartiere orientale" dell'antica città e che "la difesa aerea dello Stato Islamico ha abbattuto un Mig" del regime siriano. I combattimenti a poca distanza dal sito archeologico sono confermati anche da Maamoun Abdulkarim, direttore generale siriano per musei e antichità. 

L'importanza di Palmira
A Palmira si trovano le rovine di una grande città, considerata uno dei principali centri culturali del mondo antico. I suoi templi e il colonnato, celebri in tutto il mondo, sono in pericolo se i jihadisti dovessero arrivarci, replicando le distruzioni compiute a Nimrud e Hatra in Iraq. Proprio per affrontare questa minaccia, è in corso al Cairo una conferenza internazionale. Il direttore delle antichità siriano Abdulkarim ha confermato la minaccia: "Se la città cade, sarà una catastrofe internazionale, una ripetizione delle barbarie e dei saccheggi che abbiamo visto a Nimrud, Hatra e Mosul".

La moderna città di Tadmur ospita 1.800 famiglie, scappate da Al-Sukhnah, caduta mercoledì nelle mani dei jihadisti, tra ingenti perdite per entrambe le parti, con 70 morti per l'esercito siriano e 40 per l'Isis, tra cui due comandanti. Secondo i siti web jihadisti, uno di questi è Abu Malik Anas al-Nashwan, apparso in un video dell'Isis in cui vengono decapitati 28 cristiani etiopi ed eritrei in Libia. 

Il regime siriano sgancia barili bomba ad Aleppo: 39 morti
Le forze del regime siriano hanno sganciato barili-bomba e missili su alcuni villaggi ribelli a Sud di Aleppo, nel Nord della Siria: almeno 39 civili sono stati uccisi, di cui 17 bambini, secondo quanto riporta sempre l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Altre decine di persone sono rimaste ferite. Fra le vittime otto fratellini di una stessa famiglia.  (Rainews)

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