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Renzi: Israele e Palestina due popoli, due Stati

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

«Chi ritiene di boicottare Israele non si rende conto di boicottare se stesso, di tradire il proprio futuro»: il presidente del Consiglio Matteo Renzi è intervenuto alla Knesset, il Parlamento israeliano, nel corso della sua visita a Gerusalemme. «Possiamo avere opinioni diverse - aggiunge - ma l’Italia sarà sempre in prima linea contro ogni forma di boicottaggio sterile e stupido». Dopo il discorso al Parlamento, il premier Renzi si è spostato nei territori dove, a Betlemme, ha incontrato il presidente dell’Anp, Abu Mazen.



L’incontro con Abu Mazen

Al colloquio con Abu Mazen, che si è svolto nel palazzo del presidente della città della natività, ha partecipato anche il primo ministro palestinese Rami Hamdallah. Renzi ha spiegato: «L’Italia persegue la soluzione di due popoli due stati. È l’unica che per noi può condurre a un risultato». Per Renzi, «la pace ha bisogno dell’impegno di tutti»: «Da parte dell’Italia c’è tutta la disponibilità a continuare a investire nell’amicizia con il popolo palestinese per raggiungere la “pace dei figli di Abramo”, ovvero la prospettiva nella nostra generazione di raggiungere finalmente al risultato storico della pace in questa regione». Al termine dell’incontro Renzi ha poi detto di essere «certo che Abu Mazen farà di tutto per combattere il terrorismo». Eventi, «per noi di grande preoccupazione che non ci distolgono dalla voglia di lavorare tutti insieme contro terrorismo e fanatismo», ha aggiunto il premier.



Abu Mazen: «Condanniamo attentato contro Italia al Cairo»

Abu Mazen ha voluto ribadire che «il nostro impegno ad aderire a organizzazioni internazionali non è un atto contro nessuno ma serve a rafforzare l’entità palestinese, come partner sincero e fedele che rispetta tutti i suoi partner e accordi internazionali».Il leader dell’Anp ha poi sottolineato che le «nostre mani sono tese per la pace verso i nostri vicini israeliani sulla base delle risoluzioni internazionali». La «continua costruzione di insediamenti - ha proseguito Abu Mazen - da parte di Israele fa perdere speranza al popolo palestinese che attende la sua patria da circa 70 anni»: «Vogliamo - ha aggiunto Abu Mazen - l’unità del nostro popolo e del nostro territorio». Abu Mazen ha comunque sottolineato che «le mani dei palestinesi sono tese verso la pace con i vicini israeliani». Dopodiché ha voluto ribadire la condanna al terrorismo: «Condanniamo con fermezza l’attentato conto l’ambasciata italiana al Cairo».



«Dovete esistere ed esistere anche per i miei figli»

Mentre Renzi parlando alla Knesset si è rivolto al popolo israeliano: «Voi non avete solo il diritto di esistere ma anche il dovere di esistere e di resistere e di tramandare ai vostri figli, come ai miei tre figli - Francesco, Emanuele ed Ester - perché siete un punto di riferimento anche se a volte possiamo avere dei dissensi».



E Netanyahu parla in italiano

Riguardo all’antisemitismo e ai boicottaggi poco prima il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva detto, in italiano, un fermo «Basta», invitando Renzi a «stare al fianco di Israele in questa lotta».



«Pace possibile solo con due stati per due popoli»

L’equilibrio della regione mediorientale è sempre complicato, e l’accordo sul nucleare iraniano non è stato molto gradito in Israele. Renzi ne aveva parlato lunedì con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Ma la priorità di Israele è la questione palestinese. Il primo ministro italiano prova a indicare a strada: «La pace per Gerusalemme sarà possibile solo con due Stati per due popoli, con la piena sicurezza di tutti, con il rispetto del diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione e del popolo ebraico al proprio Stato nazionale e alla propria sicurezza». Anche per questo «l’Italia farà di tutto per consentire ai territori palestinesi di uscire da una situazione di difficoltà in cui si trovano, di povertà economica e educativa» (Corriere.it)

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