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Gaza, Israele mobilita altri 16 mila riservisti. Nuovi bombardamenti, condanna di Onu e Usa

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Non si allenta la tensione nella Striscia di Gaza. L'esercito israeliano ha mobilitato 16.000 riservisti supplementari, portandoli a 86.000, per proseguire l'operazione militare. Lo ha annunciato oggi un portavoce dell'esercito. "L'esercito ha emesso 16.000 ordini di mobilitazione supplementari per permettere alle truppe sul terreno di riprendersi, portando il totale dei riservisti effettivi a 86.000", ha spiegato la fonte. Secondo la radio pubblica, la decisione è stata presa all'unanimità dal gabinetto di Sicurezza dopo una riunione di cinque ore, per proseguire gli attacchi contro gli "obiettivi terroristici" e le operazioni di "neutralizzazione" dei tunnel di Hamas.

L'emittente ha aggiunto che una nuova riunione del gabinetto di Sicurezza, che comprende otto ministri, è prevista nel pomeriggio. Un generale responsabile del settore di Gaza ha spiegato che la distruzione dei tunnel è "una questione di giorni".



Raid su moschea. Intanto almeno quindici palestinesi - rifugiatisi in una scuola dell'Onu nel campo profughi di Jabaliya, nel nord della striscia di Gaza -, secondo fonti dei servizi di soccorso palestinesi, sono rimasti feriti in un raid aereo israeliano contro una vicina moschea. Nello stesso campo profughi almeno sedici persone sono morte nel bombardamento di un'altra scuola gestita dall'Unhcr, utilizzata anche per accogliere la popolazione civile in fuga dai combattimenti; l'Onu ha denunciato una "grave violazione del diritto internazionale" mentre il segretario generale Ban ki-moon ha parlato di bombardamento "ingiustificabile". Sono oltre 1360 i palestinesi uccisi dall'inizio del conflitto.



Morta la piccola Shaima
. E dopo aver lottato per giorni si è spenta nell'ospedale di Deir el-Balah, nel settore centrale della Striscia di Gaza, la piccola Shaima Sheikh-el-Id. Era nata in circostanze drammatiche il 26 luglio, dopo il bombardamento della sua abitazione. Sotto le macerie era rimasta imprigionata la madre, al nono mese di gravidanza.

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