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Ambiente: la più grande discarica di rifiuti elettronici dell’Africa

Redazione Ansa - CHRISTIAN THOMPSON
Pubblicato il 25-02-2019

Circa 40.000 ghanesi abitano intorno alla discarica, la maggior parte sono migranti arrivati dalle zone rurali

Alte colonne di fumo nero stagliate su un orizzonte grigio e mefitico sono quotidianamente e da anni a guardia della discarica di Agbogbloshie in Ghana dove confluiscono illegalmente rottami e prodotti meccanici ed elettronici dal mercato interno e da quello internazionale.

Agbogbloshie è situata sulle rive della Laguna di Korle, a nord-ovest del Central Business District di Accra, la capitale del paese. Circa 40.000 ghanesi abitano intorno alla discarica, la maggior parte dei quali sono migranti arrivati dalle zone rurali a Nord della capitale. A causa delle sue dure condizioni di vita e del crimine dilagante, la zona è anche soprannominata "Sodoma e Gomorra".

Chiuso fra il fiume Korle-Bu e la sua foce sul Golfo di Guinea questo triangolo di terra devastato dall’uomo è noto come il principale punto di riferimento per le attività di riciclaggio informale e illegale dei rifiuti, ma anche per lo smaltimento di quelli elettronici, il cosidetto e-waste.

Inquinamento da combustione

Che siano generati internamente dai residenti del Ghana o importati, la preoccupazione rimane sui metodi rudimentali utilizzati per il trattamento dei rifiuti, specialmente la combustione utilizzando pneumatici per alzare le temperature, che emette sostanze chimiche tossiche nell'aria, nella terra e nell'acqua.

La lavorazione e lo scarico di rifiuti elettronici e non ad Agbogbloshie sta inquinando la zona e creando gravi problemi ambientali. Test di laboratorio di Greenpeace hanno dimostrato che l'acqua e il terreno delle aree di Agbogbloshie contengono concentrazioni di tossine a livelli cento volte superiori alla quantità consentita. Diversi studi hanno confermato alti livelli di piombo nel suolo con rischi particolari per la popolazione.

Altri studi ancora indicano che l'ingresso della laguna è gravemente inquinato e non adatto per il contatto primario o secondario, a causa della grande quantità di batteri presenti.

Cipolle e rottami tecnologici

Malgrado ciò un’intera comunità vive e lavora in questo luogo degradato. L'economia locale di Agbogbloshie è basata su un mercato di cipolle che serve l’intera capitale. Chi non lavora al mercato, soprattutto i migranti disoccupati provenienti dalle aride regioni del Nord, si dedica alla raccolta di rottami metallici, compresi gli scarti di auto, per guadagnare qualcosa.

La lavorazione di materiali elettronici per cui è famosa la discarica non rappresenta infatti che un’attività piuttosto ridotta in un luogo dove arrivano soprattutto rottami di elettrodomestici, auto e quantità di barattoli in alluminio… ARTICOLO COMPLETO SU AGI.IT

(Francesca Spinola – Agi)


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