cronaca

Massacrato da branco ad Alatri: amici, ora giustizia. Il dolore sui social e nella cittadina

Redazione online Ansa
Pubblicato il 27-03-2017

Chiedono "giustizia" gli amici di Emanuele Morganti, il 20enne di Tecchiena, in Ciociaria, aggredito da un gruppo di giovani nella notte tra venerdì e sabato al centro storico di Alatri e morto dopo due giorni di agonia. "Un giorno ci rincontreremo. Ma ora giustizia" scrive un'amica sul suo profilo Facebook.

"Non si può morire così" sottolinea un altro amico del ventenne. E la foto di Emanuele, sorridente e spensierato, compare sui profili di diversi ragazzi della cittadina accompagnata dalla frase "riposa in pace" e dalla richiesta di giustizia.

C'è chi ricorda i momenti trascorsi insieme, un'amicizia resa ancora più forte dalla stessa passione per la caccia. "Hai sempre portato quel sorriso stampato sul volto e quella risata unica. Bastava la minima cavolata per sentirci unici e stavamo bene così perché siamo cresciuti con la semplicità. Quella telefonata ogni domenica a 13.30 per darci l'appuntamento per andare a sparare. Fin da piccoli abbiamo condiviso la stessa passione, da una mazzafionda al fucile" ricorda un amico d'infanzia. E lo sconcerto per la notizia della morte di Emanuele è tanto nella frazione del comune di Alatri, alle porte della città di Frosinone.

"Non posso crederci, è una morte assurda", commenta un ragazzo che conosceva bene Emanuele. "Non si può morire così a venti anni", ripete un altro. "Speriamo che al più presto vengano individuati i responsabili e che sia fatta giustizia", dicono in molti. E c'è anche chi nella cittadina va oltre: "Pestato a sangue da un gruppo di ragazzi, sotto lo sguardo indifferente di persone. È stata una vile aggressione e altrettanto vile è stato il comportamento di chi ha assistito al pestaggio di Emanuele ma non s'è mischiato. Chi sa parli". (ANSA).

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