cronaca

Emergenza terremoto: l'appello delle Clarisse di Camerino

Gelsomino Del Guercio Ansa - MASSIMO PERCOSSI
Pubblicato il 30-11--0001

Le clarisse di Camerino, in provincia di Macerata, lasciano il loro monastero gravemente danneggiato dalle scosse. E si spostano dalle Sorelle di San Severino Marche. In una lettera però esprimono tutta la loro volontà di tornare al più presto a Camerino.



LA RICHIESTA PER TORNARE A CAMERINO

«Abbiamo già espresso la richiesta di un "modulo abitativo" per tornare a Camerino e seguire tutte le pratiche e i successivi lavori di ricostruzione che richiederanno tempi lunghissimi. Purtroppo però, al momento il monastero è inserito nella zona rossa, quella completamente interdetta a chiunque, eccetto le forze dell'ordine».




"IL SIGNORE NON ABBANDONA IL SUO POPOLO"

Nonostante questa situazione di grande precarietà, proseguono le religiose, «rimane vivo e forte il nostro desiderio di essere lì a Camerino, cin tutti loro, appena sarà reso possibile, per essere un segno di preghiera, speranza, abbandono totale nelle mani del Padre, essere li per testimoniare, pur con tutta la nostra fragilità, che è proprio vero che "il Signore non abbandona il Suo popolo perché Egli gli è fedele". Siamo ormai camerunesi a tutti gli effetti e con loro voliamo condividere la stessa sorte».




"UNA PREGHIERA PER I SACERDOTI"

Le clarisse ringraziano il Signore «per essere rimaste illese, perché questi terremoti hanno distrutto gli edifici ma hanno lasciato in vita le persone, le quali hanno sperimentato la nostra medesima tremenda paura e il nostro sgomento. Perdonateci se da qui in poi le comunicazioni saranno saltuarie ma abbiamo grosse difficoltà con telefono, cellulare, internet. Ma siate certi de nostro affetto. A ciascuno chiediamo una preghiera per i nostri sacerdoti che sono sofferenti e addolorati nel vedere le loro chiese distrutte»

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