cronaca

Alluvione a Parma, il Comune informato tre giorni prima

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Un fax dalla Prefettura con l’informativa al sindaco porta la data di sabato e avverte sui rischi di inondazione. Ma l'atto è stato protocollato solo lunedì

Chiacchiere da bar e accuse al veleno

Si parla di Parma, dove non si placano le polemiche sull’alluvione che ha colpito la città emiliana quasi due settimane fa e per cui la Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo. L’opposizione punta il dito contro il sindaco: «Pizzarotti ha ricevuto l’allerta all’inizio del pomeriggio di lunedì 13 senza fare nulla fino a sera», ha tuonato nei giorni scorsi il consigliere del Pd Nicola Dall’Olio. «Il documento parlava di fase di preallarme e non prevedeva un’allerta generale alla popolazione. L’allerta vera e propria è arrivata solo alle 16.59 quando le acque del Baganza avevano già invaso la città. Queste sono solo chiacchiere da bar», si è difeso il primo cittadino. Al di là delle parole e dello scambio di accuse però c’è dell’altro. E si tratta di un fax precedente che arriva negli uffici del Comune già sabato 11. Ben prima, dunque, di quanto noto fino ad oggi.

Allerta di tipo 1

In questo nuovo documento, che richiede l’attivazione della fase di attenzione, e che abbiamo ottenuto, si legge: «allerta per condizioni meteorologiche avverse a partire da domenica 12 fino a martedì». Tra gli effetti attesi «rapidi innalzamenti dei livelli dei corsi d’acqua minori con limitati fenomeni di inondazione». È un’allerta di tipo 1, che prevede cioè la possibilità di pericoli per la popolazione civile e danni alle abitazioni e che impone al sindaco di informare i cittadini. L’intestazione del documento non lascia scampo: trasmesso sabato 11 ottobre alle ore 13:49. Quando arriva il fax però Pizzarotti a Parma non c’è. In quelle stesse ore è impegnato al Circo Massimo a Roma per la tre giorni di kermesse del Movimento Cinque Stelle che lo vedranno al centro delle polemiche per i suoi screzi con Grillo. A Parma nessuno si accorge di nulla. Morale, la comunicazione della Prefettura viene protocollata dal Comune solo il lunedì dopo, come dimostrano i timbri. Ma non solo. Dai Portici del Grano non giunge nessun segnale alla popolazione, fino alle 17.45 di lunedì, quando Pizzarotti su Twitter scrive: «#Parma#alluvione. Non andate in via po e via baganza, il fiume ha straripato». Troppo tardi: il fango ha già iniziato a travolgere alberi, auto e case.

Dal fax a Twitter

Dal primo fax al post sono dunque passati più di due giorni: ore preziose, che avrebbero permesso ai residenti delle zone a rischio di prendere delle precauzioni. «Di fax del genere qui in Comune ne arrivano in continuazione, cosa dovrei fare evacuare la città ogni volta? Piuttosto sarebbero necessari mezzi di controllo come telecamere e sensori basati su dati e rilevazioni reali e non sulle previsioni meteo», è la difesa del sindaco Pizzarotti che intanto prepara le valigie per Roma per andare mercoledì in Senato in commissione Ambiente per chiedere i soldi dei risarcimenti. Corriere della Sera

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA