cronaca

'Ci fate perdere tempo' ragazzi down discriminati in fila alla stazione

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

L'integrazione dei soggetti deboli va bene, purché non faccia perdere tempo in coda. L'hanno vissuta così sette ragazzi Down trevigiani la loro prova di 'autonomia' per il viaggio in treno a Venezia, invitati a 'farsi da parte' nella fila per i biglietti perché - avrebbe detto loro un frettoloso dipendente Fs - "fanno perdere troppo tempo". Un fatto denunciato da una delle accompagnatrici della Onlus 'Aipd' (Associazione italiana persone down), che seguiva il gruppo, e sul quale ora Trenitalia vuole fare luce, promettendo approfondimenti. Prima di verificare come sono andate le cose, la società ha fatto ai giovani le proprie scuse per i "comportamenti irrispettosi e offensivi" eventualmente percepiti, riservandosi di accertare quanto effettivamente accaduto.

I sette giovani portatori di sindrome di Down hanno età comprese fra i 24 ed i 31 anni. Il viaggio di due giorni a Venezia, con due assistenti, rientrava in un percorso di autonomia consistente proprio nell'organizzazione della gita, compreso l'acquisto dei biglietti del treno. Ma alla stazione di partenza di Conegliano (Treviso) c'è stato il primo intoppo: i ragazzi posseggono la 'carta blu', che non consente l'acquisto on line dei ticket, né quello cumulativo. Si sono quindi messi in fila allo sportello, con alcune persone davanti, per attendere il loro turno. Qui è emerso qualche problema, nel frattempo si accodavano altre persone e così l'addetto alla biglietteria - secondo il racconto delle accompagnatrici - avrebbe invitato i sette a far passare gli altri, perché facevano "perdere tempo". L'episodio li ha costretti a prendere il treno successivo. La gita è tuttavia proseguita.

Il gruppetto è giunto alla stazione di Mestre ed è sceso per depositare i bagagli in albergo, prima di ripartire in treno per Venezia. Alla stazione di Mestre le cose non sono andate molto meglio: i sette ragazzi, come da progetto, hanno cercato di acquistare da soli i biglietti con la 'carta blu', ed anche in questo caso le lungaggini legate alla procedura avrebbero portato un altro addetto Fs a tagliar corto. L'uomo, ad certo punto, ha consegnato ad una delle assistenti un pacchetto di biglietti e l'ha invitata a distribuirli ai ragazzi. Con buona pace della prova di autonomia.

"Se gli approfondimenti confermeranno tali atteggiamenti - è detto in una nota inviata dalla società - Trenitalia non mancherà di sanzionarli, come previsto dalle proprie norme interne". "In ogni caso - prosegue Trenitalia. rivolgendosi ai giovani della Onlus -, per approfondire questa vicenda e altre questioni di loro interesse, sarà presto concordato un incontro fra loro e la Direzione Passeggeri Regionale di Trenitalia. Al momento, i primi riscontri confermano soltanto alcune difficoltà e lungaggini nel rilascio dei biglietti in partenza da Conegliano, anche a causa di una Carta Blu scaduta".    Ansa

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